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Liceo artistico del legno, ad Anghiari rimane solo la classe quarta

Gli studenti della prima e della seconda aggregati al "Giovagnoli" di Sansepolcro

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La classe quarta rimane nella sede storica, la prima e la seconda trasferite a Sansepolcro assieme a quelle del “Giovagnoli”, istituto capofila del polo artistico-professionale. Almeno per ora o – come si dice in gergo – fino a contrario avviso, si andrà avanti con queste disposizioni. Una soluzione a metà per il liceo artistico di Anghiari specializzato in design del legno, che rischia la chiusura del plesso storico nel quale la scuola è presente da quasi 60 anni (dal 1961, per l’esattezza), ubicato in via Garibaldi, nel cuore del borgo medievale del Comune altotiberino. Come si ricorderà, il trasferimento nella città biturgense (paventato per tutte le classi) aveva alimentato la civile protesta di alcuni genitori - con tanto di sit-in ad Anghiari – nella mattinata di lunedì 14 settembre, anche per la comunicazione del provvedimento, pervenuta soltanto due-tre giorni prima della riapertura e quindi considerata assai tardiva. Motivo? Lo scarso numero di iscrizioni, non rientrante nei parametri ministeriali, al quale però il sindaco Alessandro Polcri in primis aveva replicato, invitando a tenere in considerazione la specificità di questo indirizzo didattico, pur nella consapevolezza delle difficoltà oggettive del momento. L’incontro tenutosi la scorsa settimana con i genitori degli studenti ha allora partorito questa conclusione: “Abbiamo deciso che i dieci iscritti della quarta rimangano ad Anghiari – ha dichiarato il professor Giuseppe De Iasi, neo-dirigente scolastico – e per l’intera durata dell’anno scolastico vi è l’organico di docenti necessario per coprire tutte le discipline e con insegnamento in presenza. Nessun problema, poi, per i laboratori. Per le altre due classi ciò non è stato possibile, in quanto ricordo che in prima vi sono appena tre iscritti e che in seconda arrivano a quattro. Abbiamo di conseguenza inserito gli studenti del design del legno nelle classi formate a Sansepolcro; in fondo, l’indirizzo specifico viene intrapreso nel triennio e quindi il biennio è praticamente uguale per tutti. Se poi dovessero porsi esigenze particolari, limitate a una o a pochissime ore di insegnamento, vedremo di risolverle senza generare alcuna penalizzazione. E poi, aggiungo che gli studenti destinati ad Anghiari si stanno trovando bene qui a Sansepolcro, dove si sono integrati in classi più numerose”. E allora, professor De Iasi, cosa risponde a genitori e persone preoccupati per la chiusura della sede di Anghiari? “Ho sentito anche le affermazioni del sindaco, ma dico che non vi è alcuna intenzione di andare contro la tradizione del luogo. Anzi, noi dirigenti scolastici abbiamo il dovere e il piacere di produrre cultura e istruzione: i docenti ci sono, però non è colpa nostra se purtroppo le iscrizioni sono carenti. E il Ministero nelle sue indicazioni parla chiaro”. 

Redazione
© Riproduzione riservata
24/09/2020 05:39:57


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