Coronavirus, nelle ultime 24 ore 1.585 positivi e 13 morti
Nuova risalita dei contagi: 63 ricoverati in più nei reparti ordinari
Nuova risalita dei contagi in Italia, che nelle 24 ore passano da 1.452 a 1.585, con un numero di tamponi più o meno stabile, 101mila, un migliaio in più di ieri. Si contano però anche 13 decessi e 63 ricoverati in più nei reparti ordinari mentre nelle terapie intensive si contano altri 5 letti occupati rispetto a ieri. In forte risalita i casi in Lombardia, dove si passa da 159 a 281 contagi, mentre nel Lazio e in Campania si registrano incrementi meno marcati degli ultimi giorni.
Scendono da 159 a 109 i nuovi casi in Veneto, dove non si registra nessun decesso.
Salgono ancora i nuovi casi in Toscana, che nelle ultime 24 ore passano da 90 a 119, con in più anche un decesso. Si impennano invece di nuovo i casi in Sardegna, che passano da 27 a 51. Come ogni giovedì la fondazione Gimbe tasta il polso dell’epidemia tirando le somme dell’ultima settimana. In quella dal 9 al 15 settembre l'incremento di nuovi casi di Covid-19 è rimasto stabile, 9.837 dopo i 9.964 della scorsa settimana, ma con calo dei tamponi effettuati, 58mila in meno. Sono aumentati, dunque, gli attualmente positivi: adesso 39712. Sono in crescita anche i ricoverati con sintomi, 2222 contro 1760, e le persone in terapia intensiva, 201 contro le 143 della scorsa settimana. “Nell'ultima settimana - ha afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - l'aumento dei nuovi casi appare stabilizzato, anche se è verosimile che il numero sia sottostimato considerata la riduzione dei casi testati e l'ulteriore aumento del rapporto positivi/casi testati. Si conferma inoltre il trend in aumento dei pazienti ospedalizzati con sintomi e di quelli in terapia intensiva. Tutte spie rosse che impongono la consapevolezza pubblica sulle dinamiche dell'epidemia, senza minimizzazioni o terrorismi di sorta, al fine di mantenere alta la guardia anche per l'imprevedibile impatto della riapertura delle scuole sulla curva dei contagi”.
Nel quadro di una circolazione endemica del virus l'aumento progressivo dei focolaiè quello che maggiormente ha determinato la crescita dei nuovi casi settimanali. Infatti, dai 1.408 della settimana 15-21 luglio siamo passati ai 9.837 nuovi casi di questa settimana, con un incremento del rapporto positivi/casi testati dallo 0.8% al 2.7%. Questa dinamica ha generato il progressivo aumento dei casi attualmente positivi che da fine luglio sono più che triplicati: da 12.482 a 39.712. L'incremento dei casi attualmente positivi si riflette sull'aumento dei pazienti ospedalizzati. Infatti, dal 21 luglio al 15 settembre, i ricoverati con sintomi sono aumentati da 732 a 2.222 e i pazienti in terapia intensiva da 49 a 201.
“Vero è che si tratta di numeri ancora bassi - ha puntualizzato il Cartabellotta - e che al momento non risultano segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, ma il trend in costante aumento impone di mantenere la guardia molto alta, soprattutto in alcune Regioni”.
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