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Campane a festa alla Federazione italiana Tiro con l’arco

Scarzella si ricandida per guidare per un altro quadriennio il massimo organismo federale

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Campane a festa alla Federazione italiana Tiro con l’arco: Scarzella si ricandida per guidare per un altro quadriennio il massimo organismo federale.

Dopo venti anni passati al comando della Federazione, lo strano e atroce periodo in cui é piombata l’intera umanità attanagliata da un maledetto e silenzioso virus devono forse avergli fatto mettere in dubbio solo per un attimo il fatto di ricandidarsi al prossimo quadriennio di presidenza. Ma alla vigilia di basilari appuntamenti, in un momento, tra l’altro, di grandi difficoltà per lo sport in generale, Mario Scarzella ha fatto capire non solo di non voler abbandonare la nave ma di voler ulteriormente dare rigogliosa continuità al suo operato, già ricco di esiti stratosferici.

La sua passione, il suo grande amore per il movimento arcieristico italiano, uniti alla straordinaria competenza che ha permesso di portare la nostra nazionale ai livelli più alti del mondo, e alle insistenze delle migliaia di praticanti e società che gli vogliono bene e hanno fermamente voluto che si ricandidasse, gli hanno ulteriormente dimostrato quanto la sua presenza sia ancora utilissima alla causa per poter ancora essere riveriti e ammirati tra i migliori Robin Hood del Pianeta. E ha anche pensato “che, tra l’altro, c’è ancora da completare lo schieramento per Tokio ed é necessaria la giusta programmazione senza cercare di sbagliare nulla se dobbiamo farcela ad entrare con gli interi assetti maschili e femminili, sia nell’individuale che nelle gare a squadre”. La sua esperienza é ancora necessaria, fondamentale, altroché, se si vogliono raggiungere certi risultati.

Amato dai grandi campioni così come dai giovani che vedono in lui un secondo padre perché non fa mai mancare la sua partecipazione, la sua vicinanza fisica sia che si tratti di prove mondiali, sia che si tratti dei primi criterium giovanili. Le società, scrivevo: lo ammirano perché é sempre disposto a sentire tutti, cercando di venire molto spesso incontro alle loro esigenze.

Ecco perché la sua volontà di continuare al timone della Federazione ha reso felici coloro che praticano e sono particolarmente attaccati a questo sport.

Che siamo ai vertici grazie a lui non é solo dovuto agli eccezionali risultati ottenuti nel favoloso ventennio, finora, della sua Presidenza,  ma, come potrete rilevare nella scheda che segue questo articolo, lui ricopre le più importanti cariche internazionali oltre ad essere numero 1 in Italia: numero 1 della Federazione europea, Vicepresidente vicario dell’organismo mondiale.

Ed ora il Presidente più grande nella storia della Fitarco é pronto a rinverdire i successi e la immensa stima che all’estero hanno verso questa nostra affascinante disciplina agonistica.

Breve scheda di questo grande personaggio: dopo una onorevole pratica sportiva come atleta in altre discipline agonistiche, alla fine degli anni ‘80 ha cominciato ad occuparsi di Tiro con l’arco, occupando varie cariche.

Nel 2001 è sgtato eletto Presidente della FITARCO e riconfermato nell'incarico all'unanimita' per i quadrienni 2005-2008, 2009-2012, 2013-2016 e, nell'Assemblea Elettiva svoltasi il 6 novembre 2016, rieletto con l'88,93% dei voti per il quadriennio 2017-2020.

E' membro del Consiglio Nazionale del CONI dal 2001 e del Consiglio Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) dal 2009. Dal 2010 e' membro della Giunta CIP.
Dal 2006 e' Presidente dell'EMAU che, nel 2012, ha cambiato denominazione in World Archery Europe. E' stato rieletto Presidente dell'organismo europeo nei quadriennio 2010-2014, 2015-2018 e, nel Congresso di Legnica (Pol) del 26 agosto 2018, e' stato confermato alla presidenza per il quarto quadriennio consecutivo con 41 voti su 42.
Nel 2011 e' stato eletto Vicepresidente Vicario della Federazione Internazionale che ha cambiato la sua denominazione da FITA in World Archery.
Nel corso del suo mandato l'Italia ha acquisito un ruolo di prestigio nel panorama mondiale dell'arcieria, vincendo per la prima volta una medaglia d'oro individuale alle Olimpiadi (Marco Galiazzo ad Atene 2004). Spiccano l'argento a squadre (Di Buo', Nespoli, Galiazzo) ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, la medaglia d'oro di Gloria Filippi alla prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili di Singapore nel 2010 e la medaglia d'oro conquistata a Londra 2012 dal trio azzurro maschile (Nespoli, Galiazzo, Frangilli), cui si aggiungono l'oro e l'argento di Oscar De Pellegrin ed Elisabetta Mijno alle Paralimpiadi in Gran Bretagna. E tantissimi altri trionfi. In più grandi manifestazioni (mondiali ed europei) organizzate in Italia.
Nel 2001 ha ricevuto dal CONI la Stella d'Oro al Merito Sportivo e nel 2004 e' stato insignito del titolo di Commendatore per meriti sportivi dal Presidente della Repubblica.

Redazione
© Riproduzione riservata
01/09/2020 16:13:07


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