Sansepolcro, genitori e alunni della quinta C della primaria ringraziano le insegnanti
Singolare iniziativa di una classe della scuola "De Amicis"
Un modo senza dubbio originale quanto gradito per festeggiare la fine di un percorso scolastico, quello della primaria o scuola elementare come eravamo abituati a chiamarla. Perché è stato il segno di gratitudine nei confronti degli insegnanti da parte dei genitori e della venticinquina di bambini che per l’occasione indossavano il cappello dei laureati. Il tutto si è tenuto tempo addietro nello scenario del giardino di Piero della Francesca a Sansepolcro, i bambini sono quelli della classe quinta sezione C della primaria "Edmondo De Amicis" di Santa Chiara e le insegnanti, che hanno raccolto l’invito, si chiamano Laura Chieli, Simona Cardinali e Antonella Mercati (nella foto). Anche il sindaco Mauro Cornioli era stato chiamato per l’occasione a intervenire, anche per dire due parole rassicuranti nei confronti delle famiglie in vista del prossimo anno scolastico, quello che vedrà l’applicazione delle misure anti Covid-19. Da parte di genitori e scolari, poi, è stata scritta una breve nota nella quale si specifica che alle capacità professionali le tre maestre hanno aggiunto uno dei sentimenti più belli: l’amore. E allora, il grazie di cuore è per tanti motivi: per la pazienza dimostrata, per i valori trasmessi ai bambini (il rispetto su tutti) e anche per averli educati spedendoli in castigo quando lo avevano ritenuto una giusta misura, perché questo ha migliorato i loro figli. Non senza una palese emozione sul volto, le tre insegnanti si sono sentite gratificate per il loro impegno e nel salutare gli oramai ex studenti che presto affronteranno il triennio delle medie hanno formulato indirettamente un bell’augurio, dichiarando di poter essere felici se un giorno sapessero che tutti hanno avuto successo nella vita. E prendendo un possibile esempio: “Chi lo sa – ha detto una delle maestre - che un domani non possa essere la vostra insegnante a cercarvi, perché magari ha bisogno di un consiglio e nota con piacere che un suo “vecchio” alunno è diventato l’esperto della situazione”.
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