Il Pd in Umbria molto vicino al suicidio politico
Marco Vinicio Guasticchi: "Un partito diviso da odi profondi e fomentati da finti giovani"
Marco Vinicio Guasticchi, ex presidente della Provincia di Perugia, descrive il Pd dell’Umbria: “Un partito diviso da odi profondi e fomentati da finti giovani che si comportano da vecchi consumati politici. Il partito democratico umbro, a cui ancora sono iscritto dovrebbe dare un colpo di reni proprio in questa fase così delicata della sua storia, evitando di scontrarsi in una guerra fratricida per la nomina di un segretario che ovviamente rappresenterà solo una parte del Pd. Se questo partito in passato non avesse avuto gestioni dittatoriali e poco illuminate oggi non sarebbe in queste condizioni. I candidati facciano tutti un passo indietro per cercare insieme un candidato comune di spessore culturale e politico“. Un appello quindi ai vertici del Pd di salvare questo patrimonio politico che oggi rischia di disperdersi. D’altronde anche le note vicende della legislatura regionale hanno messo in evidenza la debolezza politica di un partito umbro incapace di reagire e sostenere tesi opposte a quelle politicamente colpevoliste. "Gli esponenti politici locali hanno pensato soltanto di sfruttare tale situazione politicamente ed umanamente drammatica solo per riposizionarsi e poter così sopravvivere, un vero suicidio politico. I potenziali candidati alla segreteria sembrano dei bodybuilder impegnati a mostrare i propri muscoli, flaccidi e poco attraenti. Poi vengono allo scoperto i reduci dei partiti della prima repubblica capitanati dalle quinte o seste file che oggi in un panorama di nani si sentono dei giganti”
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