Istanbul, Santa Sofia torna ad essere moschea: il dolore del Papa
Erdogan: l'iconografia della santa non sarà toccata
“Il mare mi porta lontano, penso a Istanbul, penso a Santa Sofia, sono molto addolorato”. Così il Papa, parlando a braccio dopo la preghiera dell’Angelus a San Pietro, ha voluto esprimere il suo rammarico per la decisione della Turchia di riconvertire in moschea la chiesa di Istanbul. Dopo aver salutato “tutti coloro che lavorano sul mare, specialmente quelli che sono lontani dai loro cari e dal loro Paese”, Francesco ha alzato lo sguardo e ha espresso, non senza una nota di commozione nella voce, il suo dolore.
La risposta di Erdogan
Dalla Turchia arriva a stretto giro la risposta. L’iconografia religiosa di Santa Sofia, che tornerà a essere una moschea, “non sarà toccata” e sarà visibile ai visitatori di tutte le fedi. Lo ha assicurato il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in interviste separate concesse ieri alla turca Trt e alla britannica Bbc, sottolineando come nel Paese ci siano “un consenso ed un sostegno enorme tra i partiti politici, di opposizione e repubblicani” sulla riconversione di Hagia Sofia da museo a moschea, riconversione per la quale Papa Francesco si è detto “addolorato”.
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