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Quattro chiacchiere con l'imprenditore Claudio Bigi

Un passato da calciatore e la passione per il volley

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L’utensileria meccanica di precisione ha un grande punto di riferimento a San Giustino: è qui che ha infatti sede l’Erm Group, nato nel 2012 e ulteriormente cresciuto nel 2015, ma l’azienda capofila, la Elmec – che si trova nella zona industriale Altomare – è in vita dal 1993, per cui vanta una provata esperienza nel settore. Ad essa, poi, si sono aggiunte altre due realtà, una della Toscana a Calenzano e una delle Marche a Castelfidardo, poi in un secondo tempo sono state acquisite altre due aziende dell’Emilia Romagna (a Reggio Emilia e a Carpi), creando una efficiente rete nel centro-nord d’Italia capace di fornire consulenza, prodotti e servizi a tutte le aziende che hanno macchine utensili. Claudio Bigi, 56 anni e sangiustinese doc, è l’imprenditore alla testa di un gruppo che da anni sta collezionando successi. Per lui, un passato da calciatore e la passione per il volley, che lo ha portato alla presidenza della Pallavolo San Giustino, società costituita nel 2018, militante ad alto livello nel campionato di Serie B maschile e con un settore giovanile in crescita. Certamente, il lockdown ha frenato i ritmi anche all’interno di questo gruppo, che però sta recuperando terreno.  

Bigi, qual è stato l’effetto del Covid-19 sulla vostra attività?

“Siamo rimasti aperti con la Elmec a San Giustino perchè facciamo parte del settore aeronautico e quindi avevamo un preciso permesso rilasciato dal prefetto. Per il resto, il fatturato del settore della meccanica, dopo quelli di turismo e ristorazione, è stato il più penalizzato”.

Con la ripartenza di maggio, la situazione si è sbloccata?

“Diciamo che siamo di nuovo in regime di attività piena, ma prima di tornare al fatturato del febbraio 2020 dovremo attendere qualche mese, se non addirittura l’inizio del 2021: spero quindi di ripristinare prima possibile la normalità anche sotto questo profilo. I dipendenti sono andati a turno in cassa integrazione, perché abbiamo cercato di far lavorare tutti; per fortuna, problemi del genere si stanno risolvendo, perché praticamente stanno rientrando tutti.

A proposito di cassa integrazione, in che modo vi siete regolati, dal momento che tutti stanno evidenziando i ritardi del governo centrale? E il decreto Semplificazioni?

“Sono sincero: per ciò che ci riguarda, una parte di cassa integrazione, quella dei mesi di marzo e aprile, è stata erogata dall’Inps; relativamente a maggio e giugno, l’abbiamo anticipata noi come azienda, in attesa di un nuovo sblocco. Sul decreto Semplificazioni, mi auguro che venga applicato in tempi snelli, senza che la burocrazia ingessi la situazione, anche se non porterà particolari vantaggi al nostro settore, la cui tipologia di lavoro è legata alla vendita di auto e aerei”.

Lei è calato a pieno titolo anche nell’ambito dello sport, essendo il presidente della Ermgroup Pallavolo San Giustino. Il Covid-19 non ha intaccato i vostri programmi: ripartirete dal punto in cui eravate rimasti, ma cosa potrà succedere ora al mondo dello sport, specie in quella cerchia che esula dal professionismo?

“E’ ovvio che le ripercussioni della fase legata alla pandemia non siano uguali per tutti. C’è chi accuserà la botta in misura più forte, ma per prudenza dico: vediamo cosa succederà. È prematuro, al momento, ipotizzare le conseguenze a livello di sponsorizzazioni: dovrà passare un lasso di tempo fisiologico e a quel punto capiremo se sarà il caso o meno di tornare a investire anche nello sport. Di certo, debbo dare atto ai giocatori che erano con noi e che, pur di rimanervi, hanno accettato decurtazioni di compensi, dimostrando di avere piena consapevolezza della situazione. Li ringrazio per questa loro scelta: è una gratifica per la nostra società. Anche a livello giovanile, abbiamo riprogrammato la stagione, ma l’attività riprenderà su tutti i fronti”.

Preoccupato per un possibile ritorno del virus, come qualcuno sostiene?

“Dal punto di vista sanitario, non lo sono più di tanto: i numeri indicano che la pandemia è in fase calante ed è senza dubbio una bella notizia, poi anche un eventuale ritorno – non auspicato – ci troverà più pronti. Il grande rischio riguarda quindi l’economia: un nuovo lockdown causerebbe problemi non indifferenti. Cerchiamo quindi tutti di fare in modo che il grande avversario venga sconfitto quanto prima”.  

Redazione
© Riproduzione riservata
10/07/2020 09:43:21


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