I genitori di Regeni: “Fallimentare l’incontro con i pm egiziani”
Nessun passo avanti nel confronto in video tra i magistrati del Cairo e quelli romani
“Il procuratore generale egiziano ha assicurato – si legge ancora nella nota inviata al termine dell’incontro avvenuto in video conferenza – che sulla base del principio di reciprocità le richieste avanzate dalla procura di Roma sono allo studio per la formulazione delle relative risposte”. Una comunicazione che ha lasciato di sasso i genitori di Regeni, Paola e Claudio. "A leggere il comunicato della procura di Roma è evidente che l’incontro virtuale di oggi con la procura egiziana è stato fallimentare". Affermano a loro volta in una nota i genitori del ricercatore friulano, difesi dall'avvocato Alessandra Ballerini. "Gli egiziani non hanno fornito una sola risposta alla rogatoria italiana sebbene siano passati ormai 14 mesi dalle richieste dei nostri magistrati", spiegano e aggiungono: "e addirittura si sono permessi di formulare istanze investigative sull’attività di Giulio in Egitto. Istanze che oggi, dopo quattro anni e mezzo dalla sua uccisione, senza che nessuna indagine sugli assassini e sui loro mandanti sia stata seriamente svolta al Cairo, suona offensiva e provocatoria". Per questo, secondo i genitori della vittima, sarebbe necessario richiamare l'ambasciatore. "oggi questa è l’unica strada percorribile. Non solo per ottenere giustizia per Giulio e tutti gli altri Giuli, ma per salvare la dignità del nostro paese e di chi lo governa", spiegano Paola Deffendi e Claudio Regeni.
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