Degrado della ferrovia Sansepolcro-Città di Castello: sale la protesta dei cittadini
Rimpallo di responsabilità tra Umbria Mobilità e Rete Ferroviaria Italiana
Serpi e topi vivono oramai tra i binari della ex Fcu con problematiche anche per i residenti. La stazione ferroviaria di Sansepolcro sempre più nel degrado, così come il passaggio a livello di via Scarpetti: appena duecento metri è la loro distanza, ma oggi è completamente ricoperta dalla vegetazione. “C’è l’erba alta un metro, un metro e mezzo che tra l’altro si sta seccando – spiega Bruno Tredici, uno dei residenti della zona – sono oramai mesi che non vengono a tagliarla: il rischio è quello che prima o poi diventi una discarica di rifiuti, soprattutto il tratto di via Scarpetti dove c’è il passaggio a livello. Qualcuno deve venire a tagliare questa erba: escono delle serpi, lo dico perché sono state viste, insieme a dei topi; è quasi un anno che nessuna torna”. Una situazione complessa che sta rapidamente sprofondando nel degrado più totale: a pochi passi dai binari, da entrambi i lati, sono presenti delle villette. Da oramai qualche anno i convogli non viaggiano più tra le stazioni di Sansepolcro e Città di Castello; sono appena tre i chilometri di binari presenti in territorio toscano per il resto la ex Fcu si sviluppa tutta in Umbria. La cittadina biturgense, però, costituisce il capolinea a nord: tante promesse con lavori che sarebbero dovuti iniziare a stretto giro di tempo. Alla stazione di Sansepolcro e nei binari, però, il tempo è come se si fosse fermato a qualche anno fa. Ma lo stesso Tredici evidenzia anche un altro aspetto. “Questa ferrovia, ora, è diventata una sorta di pedonale: la gente ci cammina, specialmente in questo periodo del Covid. E’ diventata una grande confusione e vi posso dire che non è piacevole abitare qua davanti”. Il Comune di Sansepolcro, in questo caso, può fare ben poco: al massimo un’ordinanza nei confronti di chi gestisce la ferrovia. Il rimpallo di responsabilità è tra Umbria Mobilità e Rete Ferroviaria Italiana che si dividono un po’ le competenze, dopo l’acquisizione avvenuta da quest’ultima nell’estate del 2018. “E’ proprio la gestione della ferrovia che non funziona – ribatte Bruno Tredici – sono stati spesi qualche anno fa milioni di euro per rifare il tratto elettrico, ma è tutto abbandonato: è una vergogna! Qua, in via Scarpetti, è diventata una cosa impossibile con l’unico passaggio a livello aperto: ridicolo è aver chiuso quello più avanti, quando il traffico su rotaia non c’è da due anni. Questa cosa fa ancora più ridere, almeno aprirlo adesso dato che la ferrovia è chiusa. Sta di fatto – conclude Tredici, a nome anche dei cittadini della zona – il problema più urgente da risolvere è pulire e tagliare l’erba”. A tutto ciò si aggiunge la rete divelta in buona parte del perimetro della stazione: c’è, però, ancora elettricità nei binari e lo testimoniano i semafori sempre illuminati. Nell’aprile del 2019 un vagone fermo in zona fu dato alle fiamme: i vigili del fuoco appurarono che si trattò di un atto vandalico. C’è anche un’altra curiosità che non trova spiegazione: alcuni mesi fa furono installare telecamere, seppure mai sono entrate in funzione e oggi addirittura rimosse. Inoltre, il Comune di Sansepolcro aveva ottenuto dalla Regione Toscana un finanziamento di 94mila per il recupero della stazione: questo nell’ottobre del 2019, ma ancora nulla si è mosso
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