Seconda ondata di coronavirus, allarme dall’Istituto superiore di Sanità e Oms
Brusaferro: «Il rischio aumenterà in autunno»
Doppio allarme sulla possibile seconda ondata del coronavirus. Il primo arriva dall’Istituto superiore di sanità, il secondo dall’Oms. «Per gli scenari che immaginiamo, in autunno, una patologia come il Sars-cov-2, che è trasmessa da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio» e «la famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, dal punto di vista tecnico scientifico è un dato obiettivo». Così il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro (nella foto), in audizione in Commissione Bilancio. «In autunno, si diffondono le infezioni respiratorie, meno ore di sole e attività all’aperto e più la circolazione aumenta».
L’agenzia dell’Onu
Il coronavirus «non è sparito» e con l’allentamento delle restrizioni dobbiamo prepararci all'arrivo» di nuove ondate che si diffonderanno molto velocemente». Lo ha detto al programma radiofonico della Bbc Today l'inviato speciale dell’Oms per il Covid-19 David Nabarro. Anche se le misure di lockdown saranno progressivamente eliminate in tanti Paesi del mondo le persone, è l’invito del rappresentante dell'agenzia dell'Onu, dovranno continuare a praticare il distanziamento sociale il più possibile e isolarsi immediatamente se si ammalano.
L’app Immuni
«Nell’ottica di tracciare precocemente i contatti l'app Immuni certamente è importante ma non è la soluzione magica», ha aggiunto Brusaferro, spiegando che dovrà «rimanere comunque la figura del professionista che deve dialogare con il paziente».
Le elezioni
Sulle ipotesi delle lezioni in autunno e il rischio che possano rappresentare per la diffusione del nuovo coronavirus, Brusaferro ha spiegato: «Tradizionalmente l’autunno, quindi da ottobre in poi, è la stagione in cui le infezioni delle alte vie respiratorie si diffondono, è la stagione in cui, per esempio, si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale, la stagione in cui la probabilità di diffusione di virus per vie aeree aumenta. Quindi è chiaro che con l’avvicinarsi a quella stagione c'è una probabilità di maggiore diffusione».
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