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Scuola, Conte convoca un vertice notturno per le tensioni di maggioranza sui precari

Il premier ha tentato di evitare un'altra spaccatura nella maggioranza

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Giuseppe Conte prova la mediazione in notturna il premier convoca tutti a palazzo Chigi alle 23 per cercare di evitare un’altra spaccatura nella maggioranza, questa volta sulla scuola. Dopo una giornata di attesa e di  ulteriori polemiche tra gli alleati di governo, il presidente del Consiglio cerca di trovare un sistema di assunzione dei docenti che accontenti tutti. In ballo c’è l’assunzione di circa 32mila insegnanti, necessari per poter riprendere l’attività scolastica a settembre e lo scontro riguarda le modalità di selezione: una inconsueta alleanza M5s e Italia viva spinge perché tutto avvenga tramite concorso, per premiare «il merito», mentre Pd, Leu e sindacati chiedono di rimandare ad un secondo momento la prova d’esame e di procedere intanto utilizzando i precari con una selezione «per titoli e servizi», cioè in base ai curricula di studi e di lavoro, per evitare assembramenti in un momento ancora a rischio-contagio. Lo scontro è andato in scena anche oggi, con M5s che accusa Pd e Leu di volere una «sanatoria» inaccettabile, mentre democratici, sinistra e sindacati replicano sprezzanti che  non si possono selezionare i docenti con «i test delle crocette», peraltro in piena estate e con il rischio del contagio. 

Andrea Marcucci, presidente dei senatori Pd, già in mattinata aveva ribadito che i democratici non faranno passi indietro: «M5S ha provato a distorcere la nostra posizione. Il Pd non è a favore di una sanatoria, chiediamo semplicemente a tutti senso di responsabilità, a partire dalla ministra Azzolina». Immediata la replica M5s: «Noi restiamo dell’idea che sia possibile svolgere le prove concorsuali in estate», ha spiegato Laura Granato. «Il rinvio può avvenire, ma solo come ipotesi di ripiego se le condizioni di sicurezza legate all’emergenza coronavirus, lo richiedessero». Insomma, per M5s bisogna intanto indire il concorso, riservandosi poi di rinviarlo se il contagio dovesse riprendere nel frattempo. Posizione inaccettabile per Pd e Leu, che hanno avvertito il premier: tocca a te trovare una soluzione, altrimenti i nostri voti non li avrai. Ha chiarito Matteo Orfini: «Spetta al presidente Conte proporre una mediazione. Confido nella sua saggezza». Quindi, l’avvertimento: «Ovviamente quella mediazione la valuterò nel merito. Come tutti spero sia adeguata. Altrimenti in democrazia il Parlamento è sovrano». Un’altra notte di trattative per Conte, l’intesa va trovata nelle prossime ore, perché da domani in Senato riprende l’esame del «dl scuola».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
25/05/2020 06:27:26


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