Di Maio: serve una riforma fiscale per ripartire totalmente
Il Ministro degli Esteri su Facebook: “Ridurre le tasse a imprese e famiglie”
"Dobbiamo continuare a lavorare per gli italiani, perché bisogna ripartire totalmente. Serve una riforma fiscale per ridurre le tasse e semplificare la vita a imprese e famiglie". Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook nel consueto post in cui augura la buona domenica agli italiani.
È un tema molto caro al M5S, anche se appena due settimane fa il premier Giuseppe Conte, confermando l'obiettivo di affrontare "in prospettiva" una riforma complessiva del fisco, spiegava che al momento mancano le condizioni. Ma potrebbe anche non essere così, fa notare a La Stampa il direttore dell'Agenzia delle entrate Ernesto Ruffini, che invita a "non lasciare mai che una crisi diventi un'opportunità sprecata". "La tragedia del coronavirus ha aperto la strada a margini fiscali impensabili. A forza di sovrapposizioni il sistema è diventato iniquo e ha perso la progressività che gli imporrebbe la Costituzione", spiega Ruffini, sottolineando che "in Italia fra evasione fiscale e contributiva si perdono per strada più di cento miliardi l'anno". E invece, "con una seria riforma pagheremmo meno e pagheremmo tutti". Prima però bisognerebbe partire dal riordino delle norme esistenti, eliminando quelle inutili, dopodiché "si può passare ad una vera riforma: l'ultima risale ormai a cinquant'anni fa", fa notare Ruffini, evidenziando il nodo dei vecchi debiti fiscali: 950 miliardi da recuperare alla fine dell'anno scorso, di cui appena il 10%, quasi 100 miliardi, è "realisticamente recuperabile".
Concorda con Ruffini la vice ministra dell'economia Castelli: "I tempi sono maturi per una seria riforma fiscale, che con sé porterà un ulteriore abbassamento delle tasse", dice l'esponente grillina, confermando l'impegno per "semplificare la vita al contribuente": "il lavoro che stiamo facendo anche attraverso la dichiarazione dei redditi pre-compilata, vedrà un ulteriore sprint nel prossimo Decreto Semplificazioni", cui si sta lavorando in queste settimane. Il cantiere per la riforma del fisco era pronto per essere avviato già a febbraio - prima cioè che si evidenziasse la portata degli effetti dell'emergenza coronavirus -, quando il ministro dell'economia Gualtieri parlava di riforma anche a tappe, in base alle risorse disponibili: l'obiettivo, chiariva, "un fisco più semplice, più equo e la riduzione della produzione fiscale su lavoro e redditi piu' bassi", mantenendo fermo "il principio della progressività". La riforma del sistema fiscale, improntata alla semplificazione, all'equità e alla tutela ambientale è anche tra i pilastri del Def.
Riaprire al turismo
“In questi giorni al ministero degli Esteri stiamo lavorando per riattivare i flussi turistici con i Paesi esteri”, prosegue Di Maio. “Perché le nostre aziende, i nostri artigiani, le nostre attività commerciali hanno bisogno di ossigeno”. L’Italia dovrebbe riaprire al turismo a partire dal 3 giugno, “data da cui saranno ragionevolmente - ipotizziamo e speriamo - consentiti gli spostamenti interregionali, così come quelli da e per l'estero” come ha detto la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli. Sarà anche possibile “procedere a riaprire tutti gli aeroporti dal 3 giugno allorquando saranno nuovamente consentiti i trasferimenti interregionali e internazionali e verranno meno le limitazioni nei trasporti”. Ieri si era verificato un curioso incidente, con un aereo di linea tedesco diretto verso la Sardegna, costretto a tornare a Düsseldorf, da cui era partito, perché l’aeroporto di Olbia è ancora chiuso.
“Domani sentirò anche il collega austriaco, Alexander Schallenberg”, anticipa Di Maio sul social network: l’incontro tra i due ministri sarà proprio nell’ottica di incentivare la ripresa del turismo.
“L’obiettivo – conclude Di Maio – deve essere quello di tornare alla vera normalità, a come vivevamo prima del coronavirus”.
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