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Donnarumma, la crisi del mercato favorisce il rinnovo
Fra Gigio e il Milan la storia andrà oltre il 2021
Un rinnovo non necessariamente al rialzo, anzi con una possibile riduzione per prolungare il rapporto nel tempo ed evitare una cessione a parametro zero. Potrebbero essere questi i punti di avvio della trattativa intorno al contratto di Gigio Donnarumma, in scadenza a giugno del 2021. Un termine ormai ravvicinatissimo per le leggi del mercato perché, in assenza di un accordo tra il Milan e il portiere nei prossimi mesi, si avvicinerebbe una pericolosa partenza a parametro zero tra un anno.
Il punto fermo è che Donnarumma vuole restare al Milan. Si sente sempre più coinvolto nel ruolo di elemento fondamentale del gruppo rossonero. E ha superato i momenti difficili del 2017. Un altro fattore da tenere in considerazione è la riduzione delle opportunità di mercato, provocata dall’emergenza coronavirus. Anche Mino Raiola ne è consapevole. Non è più così scontato che Donnarumma riesca a trovare un’altra opportunità da 6 milioni netti a stagione in una big europea. Per questo motivo nemmeno all'agente italo-olandese converrebbe far andare il suo assistito a scadenza di contratto, senza particolare rassicurazioni su una nuova meta.
Dall’altra parte del tavolo, Elliott deve proseguire nella sua politica di riduzione degli ingaggi. Difficile immaginare che la proprietà rossonera accetti di rivedere al rialzo uno stipendio già così pesante. Ma l’hedge fund non vorrebbe nemmeno perdere un giocatore di 21 anni che è già diventato un simbolo del Milan attuale, in una fase non particolarmente favorevole alle bandiere in casa Milan. Queste considerazioni possono portare a un prolungamento a cifre leggermente inferiori, con un punto di incontro intorno a quota 5 milioni all’anno (sarebbe comunque il doppio del nuovo tetto salariale fissato da Gazidis).
Raiola non ha intenzione di fare sgarbi a Elliott che è un protagonista della finanza mondiale. Non ci saranno atteggiamenti belligeranti come successo tre anni fa, quando la controparte era rappresentata da Yonghong Li, Fassone e Mirabelli. La volontà di Donnarumma di non andare via e la crisi attuale del mercato completano il quadro di una trattativa che potrebbe essere meno conflittuale del previsto.
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