Emissioni, per il 2020 il lockdown “regala” un calo della Co2 del 4-7%. Ma non basta
Il 7 aprile, picco del lockdown nel mondo, le emissioni mondiali erano scese del 17%
La rivista Nature Climate Change ha pubblicato la prima analisi peer-reviewed sul calo delle emissioni di CO2 durante il lockdown per il Covid-19: le emissioni giornaliere sono diminuite del 17% (ovvero 17 milioni di tonnellate di anidride carbonica) a livello globale durante il picco del confinamento del 7 aprile, scendendo ai livelli osservati l'ultima volta nel 2006. Le emissioni del settore dei trasporti terrestri hanno rappresentato quasi la metà (43%) del calo, mentre la produzione di energia elettrica ha rappresentato il 19%, l'industria il 25% e l'aviazione il 10%. In Italia il calo massimo delle emissioni è stato del 27,7%.
La buona notizia è che questa analisi conferma che l'impatto del confinamento sulle emissioni di quest’anno porterà probabilmente alla più grande diminuzione annuale delle emissioni assolute dalla fine della seconda guerra mondiale. Gli autori della ricerca (Corinne Le Quéré, dell'Università dell'East Anglia, Glen Peters, del CICERO Center for International Climate Research, e Robert B. Jackson, dell’Earth System Science Department della Stanford University) hanno testato tre potenziali scenari di uscita dalle misure di confinamento alla fine di quest'anno, e hanno scoperto che potremmo essere sulla buona strada per un calo del 4-7% delle emissioni totali entro la fine del 2020. Il rapporto dell'UNEP ha detto chiaramente che sono necessarie riduzioni delle emissioni di gas serra del 2,7% all'anno per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, e del 7,6% all'anno per mantenerlo al di sotto di 1,5oC .
La cattiva notizia è che non basta. La diminuzione delle emissioni di quest'anno non avrà un impatto sufficiente per arrestare i cambiamenti climatici: troppo scarso il peso rispetto alle emissioni accumulate finora, e soprattutto servono tagli alle emissioni maggiori se vogliamo affrontare i cambiamenti climatici. Gli scienziati avvertono che la corsa verso i pacchetti di stimolo economico non deve far aumentare le emissioni future ritardando il Green Deal o riducendo i target per i tagli alle emissioni, e la COP26 rimane una pietra miliare vitale in questo sforzo. E raccomandano ai decisori politici di concentrarsi sulle politiche relative ai trasporti e alla mobilità, dato che hanno rappresentato circa la metà della diminuzione delle emissioni durante il confinamento, e di attuare “un cambiamento sistemico attraverso le energie rinnovabili”.
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