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Economia in Valtiberina: primo trimeste complicato e secondo da incubo

Nei primi tre mesi del 2020 avevano cessato l'attività 83 aziende

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Un primo trimestre complicato, quasi nero, in Valtiberina per quello che riguarda il mondo dell’economia, che nei prossimi mesi sarà destinato a peggiorare sensibilmente dopo l'epidemia del Covid-19. Nei giorni scorsi la Camera di Commercio di Arezzo Siena ha pubblicato il report relativo al primo trimestre: a livello provinciale, purtroppo, il saldo è negativo che poi si ripercuote anche sull’aspetto locale delle varie vallare aretine. Nel primo trimestre, quindi dal 1° gennaio al 31 marzo 2020, sono 3402 le imprese registrate in Valtiberina: da “padrone” fa un po’ Sansepolcro, essendo pure il Comune più grande a livello di abitanti ma non per estensione territoriale. A livello di vallata nel primo trimestre 49 sono state le nuove iscrizioni, mentre 83 le cessazioni non d’ufficio: il risultato è un saldo negativo di -34. Sono tanti, però, gli aspetti da analizzare in questo dato: il bilancio della nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo è condizionato, come solitamente accade nel primo trimestre dell’anno, dalle abituali chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente. Sul mese di marzo, però, già si denotano i primi segnali dell’emergenza legata al Coronavirus; il rischio, poi, è quello che nel secondo trimestre il saldo sia ancora più negativo poiché dopo la prima decade del mese di marzo siamo entrati nel pieno dell’emergenza Covid che porterà a gravi ripercussioni sul tessuto economico provinciale. Andiamo, quindi, ad analizzare i dati nei sette Comuni della Valtiberina Toscana seguendo l’ordine alfabetico. In quello di Anghiari 651 sono le aziende registrate: 6 le nuove iscrizioni, mentre 17 le cessazioni; a Badia Tedalda 136 le imprese, 2 le nuove iscrizioni e 4 le chiusure; sono 173 le imprese registrate con sede nel Comune di Caprese Michelangelo: 2 le nuove iscrizioni e 6 le cessazioni. Passando a Monterchi, invece, non sono state registrate nuove attività, ma 3 saracinesche si sono abbassate: il totale è di 213 imprese presenti. Saldo negativo anche a Pieve Santo Stefano tra le 324 aziende segnate alla Camera di Commercio Arezzo Siena: 5 le nuove pratiche che hanno poi ricevuto l’ok e 7 le chiusure. Passando a Sansepolcro, il centro più grande della Valtiberina Toscana, sono 1744 le imprese registrate: 32 le nuove iscrizioni, mentre dieci in più le chiusure (42). Infine c’è Sestino: l’ultimo lembo di Toscana prima di entrare nelle Marche; 161 le ditte, 2 le iscrizioni e 4 le chiusure. Il saldo più negativo in Valtiberina Toscana è quello di Anghiari, con una differenza di undici unità nel rapporto nati-mortalità. Ci sono alcuni centri – vedi l’esempio di Badia Tedalda, Caprese Michelangelo o Sestino – dove l’attività principale è quella agricola o boschiva. Il dato che emerge a livello provinciale è un calo per quello che riguarda i settori del commercio e della moda, mentre le nuove attività sono società di servizio; tutto ciò porta anche ad una perdita rilevante di occupazione. Una situazione complessa, doppiamente penalizzata ora dall’emergenza Covid.

Redazione
© Riproduzione riservata
01/05/2020 13:58:53


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