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Tim, al via l'alleanza con Google

Firmata l'intesa tra le due società per sviluppare i servizi cloud

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Decolla l'alleanza tra Tim e Google Cloud. L'accordo ufficiale - che segue il protocollo d'intesa siglato nel novembre scorso - è stato firmato ieri: il gruppo italiano di tlc e il colosso di Mountain View lavoreranno insieme alla creazione di nuovi servizi di cloud pubblico (utilizzato da più clienti),  privato (un solo cliente) e ibrido. «Questa partnership strategica con Google - ha spiegato l'ad Luigi Gubitosi (foto) - colloca Tim come punto di riferimento in Italia nel Cloud ed Edge Computing, due mercati che saranno sempre più importanti con la progressiva implementazione del 5G e dell'intelligenza artificiale». Con una presenza più forte nella «nuvola informatica» che permette l'archiviazione e l'utilizzo di piattaforme da remoto e che velocizza l'elaborazione dei dati a distanza, il gruppo punta a crescere nei ricavi da servizi tecnologici: l'obiettivo è raggiungere un miliardo di euro di ricavi e 400 milioni di margine operativo lordo (Ebitda) entro il 2024. Thomas Kurian, ad di Google Cloud è certo. La partnership, ha dichiarato, «permetterà di aiutare i clienti in Italia ad accelerare la loro trasformazione digitale». Secondo le intese, i due gruppi svilupperanno insieme anche iniziative a supporto delle imprese per incentivare lo sfruttamento delle potenzialità della tecnologia cloud. E Tim si proporrà come fornitore di servizi legati alla «nuvola» anche per la Pubblica Amministrazione. L'obiettivo sarà quello di dare una spinta digitale attraverso le soluzioni più avanzate. Tim nell'occasione ha confermato gli investimenti «per l'innovazione e la realizzazione - si legge in una nota - di nuovi, moderni Data Center». Saranno sviluppate nuove competenze in tema cloud «anche attraverso assunzioni e un esteso piano di formazione che coinvolgerà 6 mila persone nelle aree commerciale, prevendita e tecnica». Attraverso l'accordo con Google, come si è visto, Tim vuole dare un colpo di acceleratore ai ricavi da servizi di tecnologia. La sua finalizzazione arriva alla vigilia di due appuntamenti importanti per il gruppo. Il 10 di marzo si terrà il consiglio di amministrazione che licenzierà i conti del 2019, un anno non certo facile per il gruppo: gli analisti in media prevedono ricavi in calo del 5% rispetto a un anno prima, a quota 17,998 miliardi di euro. Ancora prima, con ogni probabilità venerdì 6 marzo, è atteso da un lato il possibile via libera dell'Antitrust all'accordo, in tema di torri, con Vodafone. Dall'altro la comunicazione da parte dell'Antitrust della probabile sanzione per le presunte azioni anticoncorrenziali in tema di reti di nuova generazione. Proprio quando, anche in virtù di un intervento del governo, si sta ricominciando a parlare di un'infrastruttura unica per ottimizzare lo sviluppo tecnologico del Paese.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
04/03/2020 21:40:52


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