Quattro denunciati dai carabinieri in Valdarno negli ultimi giorni
Falsità materiale, reati contro il patrimonio e rissa con lesioni
Quotidianamente impegnati nelle attività di controllo del territorio valdarnese, i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno deferito nelle ultime ore diverse persone: nel primo caso, i militari della Stazione di Terranuova Bracciolini hanno proceduto contro un commerciante italiano con piccoli precedenti che, responsabile di una ditta dedita alla demolizione di automobili, aveva utilizzato per se stesso e per alcuni suoi conoscenti una macchina che gli era sta affidata per la demolizione, il tutto alla completa insaputa dell’ignaro legittimo proprietario: l’uomo è stato pertanto deferito per falsità materiale commessa da privato. I Carabinieri della Stazione di Levane hanno invece deferito in stato di libertà un disoccupato italiano incensurato che la notte dello scorso nove gennaio, aveva cercato di oscurare la telecamera di videosorveglianza dell’abitazione di una vicina con cui aveva avuto qualche ore prima un breve alterco per futili motivi, per poi danneggiarne l’automobile in sosta sulla pubblica via proprio davanti l’abitazione. L’uomo distruggeva quindi il parabrezza e ne danneggiava una fiancata, per un danno superiore ai duemila euro: a seguito della segnalazione della donna, i militari hanno provveduto a segnalare il fatto ed il presunto autore alla magistratura. I Carabinieri della Stazione di Castelnuovo dei Sabbioni hanno, infine, denunciato all’autorità giudiziaria uno studente incensurato ed un metalmeccanico con precedenti penali, entrambi italiani, poiché al culmine di un alterco scoppiato tra lo studente e la moglie del metalmeccanico, quest’ultimo si era inserito nella discussione arrivando alle mani con il giovane. Lo scontro terminava con l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri nel frattempo giunti sul posto, mentre entrambi i contendenti si cagionavano reciprocamente diverse lesioni e per questo veniva quindi denunciati dai militari dell’Arma.
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