Sansepolcro, buoni responsi per il museo civico in questo inizio di 2020
Strappati 539 biglietti fra giovedì e venerdì: ottimo anche la fine del 2019
Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2020 dovrebbe essere un anno propizio per il turismo a Sansepolcro. I numeri del museo civico evidenziano un prologo di tutto rispetto: 539 biglietti complessivi nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 gennaio (il 1° era giornata di chiusura) e cumulativi con la Casa di Piero della Francesca; un totale mai registrato finora, che si somma alle 1284 persone entrate nella collezione di via Niccolò Aggiunti dal 26 al 31 dicembre; in questo caso, il trend di fine anno è stato confermato con l’arrivo di gruppi organizzati, mentre all’indomani di Capodanno i visitatori sono stati soprattutto famiglie provenienti dal centro-nord d’Italia, in particolare dalla Toscana e da regioni limitrofi quali ad esempio le Marche, che decidono di fare una gita o anche di fermarsi per due-giorni in zona. “Le festività vedono in giro turisti prettamente italiani, o quasi – hanno fatto notare gli operatori del museo – però di tanto in tanto compaiono anche gli stranieri”. Nella giornata di ieri, la città ha registrato la visita anche di qualche comitiva e di coppie o famiglie del nord, facilmente individuabili attraverso lo… slang. Si è concluso nel frattempo un 2019 che, sul piano numerico, non ha superato il 2018 (i dati sono ancora in fase di elaborazione), ma sul quale ha inciso fortemente un fattore: “La chiusura, dapprima totale e poi parziale, della E45 il 16 gennaio ha condizionato anche il nostro movimento turistico – ha dichiarato il vicesindaco e assessore biturgense al ramo, Luca Galli – perché alla fine anche chi veniva da sud è stato frenato da questo provvedimento. Ci è mancato ovviamente tutto il bacino del nord e anche le gite scolastiche sono all’improvviso scomparse. Fin da subito, quindi, l’anno appena concluso si è trasformato in una corsa ad handicap, anche se poi con il trascorrere dei mesi siamo andati recuperando terreno, ma a un certo punto la situazione si era davvero appesantita”. Fra gli aspetti positivi evidenziati anche dagli addetti del museo, l’arrivo a Sansepolcro dei turisti russi: una novità più che gradita. E c’è una spiegazione: “Abbiamo raccolto i primi frutti della nostra decisione di inviare il San Giuliano e il San Ludovico di Piero della Francesca all’Ermitage di San Pietroburgo – ha spiegato Galli - dove sono rimasti dal dicembre del 2018 fino a marzo del 2019. Una permanenza che ha di conseguenza aperto una porta molto importante”. Quali altre mosse ritiene che abbiano incentivato l’afflusso di gente a Sansepolcro? “Direi che la nostra presenza nelle seguitissime trasmissioni “Il Borgo dei Borghi” e “Sereno Variabile”, entrambe produzioni Rai, abbia esercitato un effetto trainante. Sotto questo profilo, la tv rimane un ottimo veicolo promozionale”. E la mostra su Leonardo da Vinci? “Ha avuto il merito di inserirci comunque nel circuito dedicato al grande genio nell’anno del cinquecentenario della morte”.
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