Notizie Locali Attualità

Le "sardine" contro Salvini a Bologna. Fra gli ideatori, la biturgense Giulia Trappoloni

Assieme ad altri tre giovani, ha portato 12mila persone in piazza Maggiore

Print Friendly and PDF

L’idea delle sardine ha finito con il doppiare Matteo Salvini. E fra i quattro giovani senza tessera di partito che a Bologna hanno lanciato la sfida al politico più in vista del momento, l’unica ragazza del gruppo proviene da Sansepolcro: si chiama Giulia Trappoloni e compirà 30 in febbraio. Laureata in Fisioterapia con due master a corredo, lavora come libera professionista nella città felsinea. Con gli altri tre promotori della manifestazione – Mattia Santori, Roberto Morotti e Andrea Garreffa, tutti poco più grandi di lei e tutti anch’essi laureati – condivide l’appartamento e nessuno di loro è impegnato attivamente in politica. L’effetto mediatico dell’evento è stato travolgente: “In Emilia Romagna non può succedere quello che è avvenuto in Umbria e allora diamo vita a un “flash mob” di risposta a Salvini, che ha dichiarato di aver mosso 5570 persone al PalaDozza, anche se la sensazione è che abbia un tantino barato sui numeri, considerando la capienza autorizzata dell’impianto per motivi di sicurezza”: questo il motivo alla base dell'evento. Se comunque il leader della Lega è stato capace di fare tanto – prosegue la mamma di Giulia – loro hanno pensato di utilizzare il “Crescentone”, ossia la pavimentazione sopraelevata di piazza Maggiore in granito bianco e rosa. Il calcolo matematico è stato semplice: se in ogni metro quadrato ci stanno quattro persone, qui arriviamo a 6mila, quanto basta per battere Salvini. Ebbene, in sei giorni di tam tam sulla pagina Facebook hanno raccolto quasi 20mila interessamenti e a ognuno dei partecipanti era stato raccomandato di portare la sagoma di una sardina a loro piacimento”. Questo pesce – come noto – è divenuto il simbolo metaforico della concentrazione di persone in spazi molto ristretti. Ebbene, l’iniziativa è stata un grande successo: si sono presentati infatti in 12mila. Hanno cioè doppiato anche le loro previsioni, oltre che Salvini”. E la manifestazione come si è rivelata? “Quanto di più sobrio e composto non potrebbe esistere: nessuna bandiera di partito, né urla o uscite faziose – ricorda sempre la mamma di Giulia - e una perfetta interpretazione di ciò che significa senso civile. Loro quattro erano sopra un camioncino in piazza e le uniche frasi pronunciate sono state: “Non abbiamo bisogno di essere liberati – come afferma Salvini - e Bologna non si… Lega. Tutto qui”. Per nulla condizionati dal successo della serata che li ha portati all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale, i quattro ragazzi erano tornati ieri alla loro professione, evitando telecamere, microfoni e telefonate: in fondo, il loro preciso obiettivo era stato raggiunto, anche numericamente parlando.

Redazione
© Riproduzione riservata
16/11/2019 06:55:13


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Attualità

Livello record per Montedoglio da dopo il crollo: oggi sfiora i 390 metri >>>

La Cappella degli Oddi di Perugia restaurata grazie all’Art Bonus >>>

La ciclovia Fossato di Vico – Umbertide diventa realtà >>>

Pomeriggio a Sansepolcro per il Vescovo Andrea Migliavacca >>>

Tra ricordi e ritratti: Moira Lena Tassi rivive l'emozionante incontro con Paola Gassman >>>

Civitella, il 25 aprile la presenza di Sergio Mattarella e del Ministro Guido Crosetto >>>

Valtiberina sismica: ma sotto i nostri piedi in Alta Valle del Tevere cosa c’è? >>>

Vinti 20mila euro a San Giustino al 10eLotto >>>

Caprese Michelangelo a Striscia la Notizia con i “Bringoli di farina di castagne antispreco" >>>

"Anghiari diventi luogo di pace": la Reliquia di San Francesco è al suo posto >>>