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Completamento della superstrada E78: venerdì i sindacati dal Prefetto

Riproduzione del tracciato e dei dei lavori: Priorità: la tratta tra Arezzo e Palazzo del Pero

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Riaprire i cantieri. I sindacati Cgil, Cisl e Uil delle costruzioni lo ribadiranno venerdì 15 novembre in 100 città italiane. Una sarà Arezzo: manifestazione in piazzetta Poggio del Sole e, alle 11 incontro con la Prefetta Anna Palombi. Nella Toscana meridionale il tema sarà il completamento della E78.

Ad oggi i tratti in provincia di Grosseto sono quasi completati con l'eccezione del lotto da Civitella a Lampugnano che è stato aggiudicato ma sul quale pende un ricorso al Consiglio di Stato che ha sollevato una questione di legittimità costituzionale che deve essere affrontata. Il ritardo potrà essere anche di un anno per la cantierizzazione – ricordano i sindacati Fillea Cgil, Filca Uil e Feneal Uil delle province di Arezzo, Siena e Grosseto. I lotti mancanti nella Provincia Senese sono il lotto 9, che è stato approvato dal CIPE a luglio di quest'anno quindi cantierabile, il lotto 0 ad oggi sprovvisto perfino di progetto. Arezzo è il fanalino di coda: lotti  fermi ed oggetto di una profonda revisione”.

Sintesi sindacale: “non è più previsto un collegamento diretto della E78 con Arezzo ma le logiche di spending review prevedono che l'A1, nel tratto da Bettolle ad Arezzo, farà da stampella con un aggravio di costi anche per gli utenti. Rimane quindi il problema di come rendere idoneo al traffico intenso il tragitto da Arezzo a Palazzo del Pero, senza dimenticare che ad oggi il Raccordo Autostradale di Arezzo, se non adeguatamente ampliato, non può sostenere il traffico di una Grosseto-Fano a regime. Ci associamo al Sindaco di Arezzo nell'individuare come priorità il completamento della tratta che dall'uscita della tangenziale di Arezzo raggiunge Palazzo del Pero e che nel progetto viene individuato come “Stralcio 1” (Santa Maria delle Grazie – Palazzo del Pero), e nel chiedere alla Regione di sollecirare governo ed Anas affinchè il cantiere venga avviato quanto prima

Il tema della E78 s’inserisce nel più ampio contesto delle rivendicazioni di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil che chiedonouna vera politica industriale nei settori dell’edilizia e dei materiali, il rilancio delle infrastrutture, la riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, la riforma delle pensioni e del fisco, un impegno più forte sulla legalità, con il rafforzamento del Durc, la diffusione della congruità, l’attuazione della Patente a punti, un inasprimento delle pene, una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

La E78 è in paradigma della lentezza italiana. Già nella seconda metà del ‘700, Leopoldo II d'Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, affidò allo scienziato, matematico e territorialista fiorentino Pietro Ferroni il compito di pianificare un sistema viario capace di superare gli allora confini feudali e di proiettare anche fuori regione le reti commerciali toscane, cercando collegamenti transappenninici per collegare il versante tirrenico con quello adriatico. Nel 1791 Pietro Ferroni presentò il progetto della Strada dei Due Mari. Dopo 228 anni siamo ancora in attesa del completamento.

Redazione
© Riproduzione riservata
13/11/2019 12:13:30


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