Un mese dalla riapertura completa del Puleto: respirano le aree di servizio
"C'è molto più traffico dell'anno scorso: siamo contenti, anche perché dobbiamo recuperare"
“Grazie alla riapertura del Puleto lavoriamo molto più di prima, ma quando dico prima intendo il periodo antecedente il 16 gennaio”. Sono le parole di Angela Cesari una dei soci che gestisce l’area di servizio “Piero della Francesca” nella carreggiata sud della E45, ubicata tra i due svincoli di Sansepolcro. Da poco più di un mese – era esattamente giovedì 3 ottobre – il viadotto Puleto è stato riaperto a tutti i mezzi fino alle 44 tonnellate; per il momento restano fuori solamente i trasporti eccezionali. A distanza di un mese, però, già si nota un netto miglioramento seppure occorrerà attendere altro tempo prima che tutto possa tornare a regime. “C’è molto più traffico dell’anno scorso – continua Angela Cesari – nel 2018 abbiamo fatto in media 80 pasti, mentre quest’anno siamo sopra di almeno dieci unità. Sono calcoli precisi, poiché appuntiamo sempre tutto: questo fin dal primo giorno. Speriamo che continui così perché siamo molto felici e soddisfatti: dobbiamo riuscire a rimettere un po’ di perdita che abbiamo avuto durante questo periodo di chiusura del viadotto. Ricordo che siamo sempre con una persona in meno e in questo momento neppure possiamo riassumerla; nonostante i problemi, però, le saracinesche non sono state abbassate neppure per un giorno. E’ solo stato ridotto l’orario di apertura per un periodo”. Sicuramente interessante è stato anche il recente ponte di Ognissanti che ha fatto smuovere un discreto numero di persone. Non è questo, però, il momento delle cosiddette gite organizzate – quelle in cui ci si sposta con gli autobus – che prendono più campo nel periodo primaverile, oppure a ridosso del Natale. “Il ponte è stato pieno di gente, soprattutto venerdì e sabato mattina – rimarca la titolare – nonostante le avverse condizioni meteorologiche: gite non ne abbiamo avute, ma sì tante famiglie e gente di passaggio”. C’è comunque una generale soddisfazione anche perché con la chiusura del viadotto Puleto in E45 si era temuto il peggio per tante realtà del territorio. Aree di servizio comprese, sia quelle di Sansepolcro che le altre di Pieve Santo Stefano per quello che riguarda il solo tratto toscano. Un improvviso crollo delle presenze. La perizia dell’ingegner Claudio Modena, però, ha confermato che non c’è alcun pericolo di crollo e dal 3 ottobre la Procura di Arezzo ha provveduto alla riapertura completa – il 10 luglio scorso si era arrivati solamente alle 30 tonnellate – e un paio di settimane dopo anche al dissequestro. Lunedì 28 ottobre, poi, si è tenuto un incontro tra gli avvocati delle società che gestiscono le aree di servizio in E45 a Sansepolcro – i legali Mirco Meozzi e Nicola Rondoni – con il procuratore Roberto Rossi, per capire se ci possono essere degli spiragli per chiedere un eventuale risarcimento del danno subito; gli avvocati, infatti, hanno già inviato una lettera ad Anas. “Per il momento abbiamo ricevuto solamente pochi spiccioli dalla Regione Toscana”, conclude.
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