Russiagate, la verità di Conte: “I nostri 007 non sono coinvolti”
Il premier in audizione al Copasir per due ore e mezza. Poi attacca Salvini
Il caso è chiuso, da questa vicenda ne esco piu' forte: e' questa la convinzione del premier Giuseppe Conte, rimasto in silenzio da settimane e che ha voluto rispondere direttamente del 'Russiagate' sia al Copasir e sia ai cronisti, "anche per chiarezza nei confronti dei cittadini". Proprio per mettere a tacere "le ricostruzioni" che hanno rischiato di gettare "ombre" sull'attivita' dei nostri Servizi. Il presidente del Consiglio aveva già preannunciato l'intenzione di volersi 'liberare' in qualche modo dopo "il clamore mediatico". Durante l'audizione al Copasir il premier secondo quanto si apprende e' stato duramente criticato dalla Lega mentre il Movimento 5 stelle ha mantenuto un atteggiamento piu' morbido. Per Conte dunque la vicenda e' stata chiarita, ma al di la' dell'audizione di martedi' prossimo del direttore del Dis, Vecchione, bisognera' vedere le reazioni delle altre forze politiche, anche nella maggioranza. Perche' - riferiscono fonti parlamentari renziane - non e' passato inosservato quel riferimento secondo cui le informazioni Usa richieste riguardassero il perimetro della primavera e dell'estate del 2016. Ovvero il perimetro delimitato e' quello in cui a palazzo Chigi c'era proprio il senatore di Firenze. Totale copertura, invece, da parte di Zingaretti che ha rimarcato come il premier abbia escluso il coinvolgimento dei nostri 007 sul 'Russiagate'.
Commenta per primo.