Vendite e acquisti online nel mirino del fisco
Le Entrate fanno scattare l'accertamento basandosi sui dati comunicati alla Guardia di Finanza
Il fisco ha messo gli occhi ovunque, adesso anche sulle compravendite online. In poche parole, ha sottolineato il quotidiano Italia Oggi, questo significa che da ora in avanti l'amministrazione finanziaria potrà far scattare l'accertamento induttivo basandosi sui dati comunicati da qualunque negozio virtuale alla Guardia di finanza, eBay compreso. La Corte di cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato da un contribuente all'Agenzia delle entrate e, dopo un lungo iter giuridico, è stato stabilito che le operazioni virtuali, e i dati da esse generate, possono essere utilizzate dal fisco per effettuare controlli fiscali.
Fisco e online
L'accertamento induttivo è quello strumento che consente all'Ufficio delle imposte di determinare il reddito di impresa di persone fisiche e società commerciali senza tenere conto - o di farlo in modo parziale - di aspetti come le risultanze del bilancio e delle scritture contabili. Al contrario, in questo caso le autorità si avvalgono delle cosiddette “presunzioni prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza”. Ebbene, nei casi di omessa dichiarazione fiscale, il ricorso al metodo induttivo può fondarsi anche su quell'insieme di dati e notizie ricavabili dalle operazioni online.
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