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Color Glass: l'azienda si trasferisca in una zona idonea, lontana da bambini e persone

Marchetti: è ormai venuta meno completamente la fiducia fra azienda e cittadinanza

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«Battersi con ogni mezzo per tutelare la popolazione e far sì che l'azienda Color Glass si trasferisca in una zona idonea, lontana da bambini e persone». Queste le parole dell'onorevole Riccardo Augusto Marchetti, deputato tifernate della Lega, dopo il Consiglio comunale aperto che si è svolto sabato mattina, che ha plaudito anche all'iniziativa dei negozianti «che hanno deciso di intervenire in massa nella sala del Consiglio comunale, abbassando le saracinesche per la durata della seduta».

«Come accade spesso – ha aggiunto – anche in questa occasione ci hanno messo il bavaglio: in un consiglio comunale aperto, non hanno fatto parlare i candidati alle prossime consultazione regionali. Abbiamo così inviato il segretario cittadino Giorgio Baglioni, a cui però è stato vietato di prendere la parola. Questo atteggiamento rivela lo stato di disagio della maggioranza Pd nell’affrontare il normale confronto democratico con le opposizioni».

«La nostra posizione è ufficiale e chiara da tempo – ha affermato ancora Marchetti – circa questa situazione difficile e fastidiosa, oltre che probabilmente dannosa: a dirlo non sono soltanto la Lega, il comitato, che da mesi si batte o i trestinesi, ma l’Istituto superiore di Sanità su richiesta del Ministero dell’Ambiente, che ha classificato l'azienda come «insalubre di prima classe».

Da una parte confermiamo chiaramente il nostro interesse al mantenimento dei posti di lavoro, perché non vogliamo assolutamente che alcune scelte dei proprietari ricadano sulle sui lavoratori, ma ci pare del tutto inadeguata, opportunistica per non dire provocatoria la presa di posizione di Color Glass di qualche giorno fa: l'azienda chiedeva di effettuare «un monitoraggio verso le aziende del territorio» di Trestina. Come riferito da più parti, l'impresa è stata classificata come insalubre di prima classe da una circolare del ministero: per questo richiediamo che l'azienda si delocalizzi e lasci l'attuale sito, che si trova in una zona ASSOLUTAMENTE inappropriata.

Vorrei ricordare che questa impresa, che ha la sede legale in Trentino Alto Adige, prende i fanghi a Ferrara e viene a lavorarli al centro di Trestina: ecco, quello non è il posto adatto in cui operare

Non solo, c'è anche un ulteriore aspetto che vorremmo evidenziare, non di poco conto: è ormai venuta meno completamente la fiducia fra azienda e cittadinanza, un aspetto sociale da tenere in considerazione, perché esasperare la gente crea brutte situazioni: il buonsenso dovrebbe prevalere e confidiamo che ciò avvenga, magari trovando soluzioni idonee e zone adatte.

E' inaccettabile che attività che prevedono il trattamento di fanghi di biossido di titanio siano situate nei pressi si asili e scuole, come vogliamo ricordare ancora una volta e come sostengono giustamente anche i cittadini»

Redazione
© Riproduzione riservata
20/10/2019 18:34:10


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