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L’Agenzia delle Entrate di Arezzo ha locali non a norma, ma sembra non interessare a nessuno

Cisl: una situazione che sta diventando sempre più grottesca quanto incredibile

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La sicurezza nei luoghi di lavoro per la Cisl è da sempre una priorità e non una operazione di facciata ogni qual volta accade l’irreparabile che, purtroppo, in questo territorio, anche di recente, è successo troppe volte.

E’ da tempo che i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate della sede aretina di via Campo di Marte 28 prima ed ora anche nella “nuova” sede di via Petrarca 52, hanno lamentato nelle sedi opportune il permanere di situazioni che compromettono la sicurezza e la salute dei lavoratori e degli utenti.

Ad oggi, nonostante un trasloco in atto e nonostante l’aver ripetutamente segnalato la situazione di disagio, ai lavoratori viene chiesto comprensione per non avere a disposizione le risorse economiche utili per l’adeguamento della struttura alle norme sulla sicurezza.

Si pretende, in barba a leggi e regolamenti nonché al diritto di sicurezza di ogni lavoratore e utente/cittadino di chiudere un occhio perché chi doveva assumersi l’onere degli interventi da adottare e sul completamento degli stessi non ha fatto il proprio dovere. Tutto questo a scapito dei lavoratori che si trovano oggi, in tempi contingentati, a subire l’ennesimo trasloco e ad essere ammassati nelle stanze non ancora completate e con la sicurezza non garantita sia per loro stessi che per l’utenza che in quelle stanze si reca giornalmente.

Una situazione che sta diventando sempre più grottesca quanto incredibile, proseguono dalla Funzione Pubblica della CISL, visto che da settimane è stata segnata la violazione del D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008 ed è stato chiesto, come previsto dalle modalità, un intervento alla Azienda USL Toscana Sud Est - SETTORE Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, all’Ufficio prevenzione incendi del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Arezzo e per conoscenza all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Arezzo. Sopralluogo che ad oggi non è stato fatto, ma solo promesso. Restiamo sbigottiti che chi deve verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulle condizioni di lavoro nei locali si permetta di rimandare a “data da destinarsi”. Evidentemente  microclima (riscaldamento/raffreddamento); areazione; illuminazione; misure antincendio; vie di fuga; sovraffollamento e salubrità/igiene dei locali sono solo quisquiglie che non meritano un sopralluogo o forse quando a non essere in regola è un Ente pubblico ci si può permettere di prendersela con comodo! Restiamo in attesa che il buonsenso prevalga.

Redazione
© Riproduzione riservata
24/06/2019 11:54:06


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