Tentato colpo di Stato in Etiopia: il capo dell’esercito ucciso da una guardia del corpo
Seare Mekonnen è morto per le ferite riportate nella propria abitazione
È stato sventato un tentativo di golpe in Etiopia. Ad annunciarlo, comparendo in tv in uniforme militare, è stato il primo ministro Abiy Ahmed. Nelle violenze sono stati uccisi il capo dell’esercito etiope, il generale Seare Mekonnen, nonché il governatore della regione di Amhara, Ambachew Mekonnen, e uno dei suoi consiglieri. La situazione, secondo il governo, è ora sotto controllo e sono stati effettuati degli arresti. Il premier, andando in tv, ha invitato i cittadini a unirsi contro le forze del “male” che dividono il Paese. Ma le violenze mostrano l’instabilità di questo Paese del Corno d’Africa il cui premier, giunto al potere nel 2018, sta portando avanti una politica di riforme. Il presunto golpe fallito risale a sabato sera e si è svolto con azioni coordinate prima nella regione di Amhara e poi nella capitale Addis Abeba. “Un tentativo orchestrato di colpo di Stato è avvenuto contro l’esecutivo del governo regionale di Amhara”, una delle nove regioni autonome dell’Europa, ha riferito l’ufficio del primo ministro. Il capo della sicurezza di Amhara, il generale Asaminew Tsige, ha guidato un attacco contro una riunione di alti responsabili locali e ha ucciso il governatore Ambachew Mekonnen e uno dei suoi consiglieri, ferendo gravemente un altro responsabile regionale. Un giornalista presente a Bahir Dar, capoluogo regionale, riferisce effettivamente che spari si sono sentiti in città sabato sera per diverse ore. Inoltre, fa sapere sempre l’ufficio del premier, “in relazione con il tentato golpe nella regione di Amhara” il capo di Stato maggiore delle forze armate etiopi, il generale Seare Mekonnen, è stato ucciso dalla sua guardia del corpo nella sua casa di Addis Abeba; e insieme a lui è stato ucciso un generale in pensione che gli faceva visita.
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