Il Pg chiede un anno e un mese per Sala nel processo “piastra” Expo
’accusa riguarda la retrodatazione di una firma che permise di concludere i lavori
Un anno e un mese di carcere, per avere retrodatato due verbali nell’appalto sulla Piastra dei servizi di Expo. Questa la richiesta della procura generale milanese per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, imputato per falso perché, in qualità di ad dell’esposizione universale, nel maggio del 2012 sostituì due componenti della commissione di gara per l’assegnazione del maxi appalto, vinto dalla Mantovani, per evitare di dover annullare la procedura. Il pg Massimo Gaballo ha sostenuto che il primo cittadino “non è credibile” quando in aula nel corso del suo interrogatorio ha tentato “di minimizzare il problema che in realtà era un problema grave” perché rischiava di pregiudicare l’Esposizione Universale o comunque avrebbe comportato il pericolo “di annullamento della gara e di perdere tempo prezioso”. Gaballo ha anche chiesto la stessa condanna per l’ex manager di Expo Angelo Paris. Ha sostenuto che risulta “provata oltre ogni ragionevole dubbio la decisione di retrodatare gli atti” da parte di sala e di Paris.
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