La Svezia riapre l’inchiesta per stupro contro Assange
Assange, che nega le accuse, ha evitato l’estradizione in Svezia per sette anni
Si riaprono in Svezia le indagini sull’accusa di stupro nei confronti del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. «Ho deciso di riaprire l’indagine, c’è ancora una probabile causa per sospettare che Assange abbia commesso uno stupro», ha dichiarato la vice direttrice dalla procura pubblica, Eva-Marie Persson, aggiungendo: «La precedente decisione di chiudere le indagini non era basata su difficoltà legata alle prove, ma a difficoltà che impedivano le indagini». L’australiano, che è rimasto nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per sette anni per evitare l’estradizione in Svezia, è stato arrestato l’11 aprile dopo che Quito gli ha ritirato la protezione. Un tribunale di Londra lo ha poi condannato a 50 settimane di carcere per aver violato i termini della libertà su cauzione nel 2012. «Ora che ha lasciato l’ambasciata dell’Ecuador, le condizioni nel caso sono cambiate, sono dell’opinione che ci siano di nuovo le condizioni per portare avanti il caso», ha aggiunto la procuratrice.
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