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Festival di Cannes: sorprese finali, ma per Marco Bellocchio solo complimenti

Unica certezza: la Palma d'Oro a "Il nastro bianco" del regista Michael Haneke

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A parte la Palma d'oro prevedibile al favorito sin dalla vigilia, "Il nastro bianco" del regista di origine austriaca Michael Haneke (nella foto), che ha realizzato un agghiacciante ritratto della gioventù tedesca che diventerà hitleriana qualche anno dopo, la cerimonia di chiusura della 62/a edizione del festival di Cannes ha riservato più di una sorpresa.

La rosa dei vincitori, dopo le indiscrezioni di qualche ore prima, è andata improvvisamente allargandosi, quando sulla Montee des Marches sono apparsi registi e protagonisti fino a poco prima non considerati come Lou Ye, Brillante Mendoza, Park Chan Wook. Rimasto fuori dei Palmares Marco Bellocchio, che pure con il suo Vincere aveva avuto di che sperare almeno fino all'altra sera, sono stati esclusi dalla giuria, presieduta da Isabelle Huppert, anche registi di gran nome come Jane Campion con Bright Star, Ken Loach con Looking for Eric, Pedro Almodovar con Gli abbracci spezzati. "La festa è finita. Sono stati giorni meravigliosi, preziosi, vissuti in amicizia con tutti i colleghi. E' triste che quest'esperienza sia finita", ha detto la Huppert.

Durante la serata, condotta dall'attore Eduard Bauer che aveva presentato anche la cerimonia di apertura. Tutti in piedi in sala ad applaudire a lungo il maestro Alain Resnais, 87 anni a giugno e mai una Palma d'oro, cui è stato assegnato un premio speciale del 62/o festival per il suo film corale Les Herbes Folles, ma anche per l'intera carriera costellata di film come Hiroshima mon amour (vincitore di un Grand Prix nel 1980) e Mon oncle d'Amerique. Ad applaudire un grande vecchio del cinema francese tutto il Grand Theatre Lumiere e il suo cast tra cui c'era la compagna Sabine Azema. Il premio per il miglior attore è andato all'austriaco Christoph Waltz, scelto da Tarantino per "il geniale linguismo " che esigeva il ruolo di un implacabile cacciatore di ebrei poliglotta in Inglourious basterds. La figlia di Jane Birkin, Charlotte Gainsbourg, è la vincitrice del premio per la migliore interpretazione femminile per Antichrist di Lars Von Trier, ha voluto dividere il premio con il regista assente stasera e con il coprotagonista Willem Dafoe, ringraziando la famiglia "fonte d'ispirazione. E infine anche mio padre", il poeta e cantante Serge Gainsbourg scomparso nel 91.

A consegnarle il premio i nostri Paolo Sorrentino e Stefano Accorsi. Italiana anche la consegna del premio giuria, affidato a Laura Morante, che si sono divisi Fish Tank di Andrea Arnold e Thirst di Park Chan Wook. Gli applausi più convinti sono andati a Jacques Audiard, vincitore del Grand Prix con Un Profeta, film che aveva entusiasmato tutta la stampa al festival. Un'ispirata Isabelle Adjani ha consegnato la Camera d'or per la migliore opera prima (Samson and Dalilah di Warwick Thornton), Willam Dafoe il Grand Prix, mentre Terry Gilliam ha fatto un numero comico per consegnare al filippino Mendoza il premio della regia.

MIGLIOR REGISTA BRILLANTE MENDOZA - Il regista filippino Brillante Mendoza per Kinatay ha vinto il premio come migliore regista.

MIGLIOR ATTRICE CHARLOTTE GAINSBOURG - Charlotte Gainsbourg per il film Antichrist di Lars Von Trier è la vincitrice del premio come migliore attrice.

MIGLIOR ATTORE CHRISTOPH WALTZ - Christoph Waltz per il film Inglourious Basterds di Quentin Tarantino è il vincitore del premio come migliore attore.

GRAND PRIX AL PROFETA DI AUDIARD - Il film Un Profeta del regista francese Jacques Audiard ha vinto il Grand Prix.

NESSUN PREMIO PER BELLOCCHIO: "MI SPIACE, MAI TANTI CONSENSI"
Nessun premio per Marco Bellocchio ed il suo film Vincere al festival di Cannes. La pellicola racconta la storia, per certi versi ancora poco nota, della relazione tra Benito Mussolini e Ida Dalser, dalla quale nacque nel 1915, Benito Albino Mussolini, cui il duce diede la paternità. "Mi dispiace che il film non abbia avuto nessun riconoscimento anche perché la reazione del pubblico e della stampa a livello nazionale e soprattutto internazionale è stata estremamente lusinghiera ed entusiastica, mai come per questo film". Sono le dichiarazioni a caldo di Marco Bellocchio, raggiunto telefonicamente dall'Ansa. "Ora il film - ha aggiunto il regista de I pugni in tasca - sta avendo una risposta molto positiva e sta suscitando un dibattito straordinariamente vivace e noi faremo tutto il possibile per sostenere il film in sala".

Alessandra Magliaro, Ansa

Redazione
© Riproduzione riservata
26/05/2009 05:57:01


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