Al via il 61esimo Festival del Cinema di Berlino
Grandi sorprese preannunciate fino al 20 febbraio fra Iran, 3D e Madonna
Alla Berlinale quest'anno anche una galleria di grandi film del cinema internazionale in odor di Oscar come 'Il discorso del Re' di Tom Hooper (sezione Special con 12 candidature) e il 'western-western' d'apertura dei fratelli Coen, ovvero 'Il grinta' (10 candidature). E ancora sul fronte 'grande cinema' c'é 'Sacrifice' del regista cinese Chen Kaige e due film davvero speciali. Il primo è 'Offside' di Jafar Panahi chiamato come giurato al festival, ma solo virtualmente dopo la condanna in Iran; il secondo, invece, è il debutto in 3D di Werner Herzog con 'Cave of Forgotten Dreams', un viaggio nelle grotte preistoriche di Chauvet. Sul fronte Iran, il regista Asghar Farhadi (A proposito di Elly) torna alla Berlinale con 'Nader et Simin, una separazione'. Farhadi, va detto, è stato temporaneamente interdetto di girare nel suo paese per aver sostenuto il suo compatriota Jafar Panahi, condannato a sei anni di prigione e venti di interdizione nel lavoro.
Tra le proiezioni, nella sezione Special, c'é poi la versione restaurata in digitale di 'Taxi Driver' di Martin Scorsese e, come omaggio al nostro Mario Monicelli, la proiezione de 'Il Marchese del Grillo' e, fuori concorso, il nuovo documentario in 3D di Wim Wenders 'Pina', atteso omaggio alla leggendaria coreografa Pina Bausch. Star attese alla Berlinale. Per ora ci sono Liam Neeson e Diane Kruger, protagonisti del thriller psicologico 'Unknown - Senza identità' e Moritz Bleibtreu in concorso con 'My Best Enemy' di Wolfgang Murnberger.
Forse in arrivo a Berlino anche Kevin Spacey e Paul Bettany interpreti di 'Margin Call', opera prima di J.C. Chandor già passato al Sundance film per certi versi inquietante con il racconto delle 24 ore di una banca di credito durante la crisi finanziaria del 2008. Presidente di giuria, la nostra Isabella Rossellini, che sarà accompagnata dall'attrice tedesca Nina Hoss, dalla costumista londinese Sandy Powel, dal regista canadese Guy Maddin, dalla produttrice australiana Jan Chapman e la star del cinema indiano Aamir Khan. L'Italia, infine, è presente fuori concorso con tre lungometraggi: la commedia amara 'Qualunquemente' di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese; con 'Gianni e le donne' di Gianni Di Gregorio, opera seconda del regista e sceneggiatore romano e, infine, con il film bucolico e minimalista di Michelangelo Frammartino, 'Le quattro volte'.
Francesco Gallo, Ansa
Commenta per primo.