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Città di Castello, sì alla Casa della Salute ma non con il lascito Mariani

Ordine del giorno in consiglio comunale del gruppo Castello Cambia

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Con un ordine del giorno Vincenzo Bucci ed Emanuela Arcaleni, rispettivamente capogruppo e consigliere di Castello Cambia in consiglio comunale a Città di Castello, chiedono che sia rivisto il protocollo d’intesa con la Regione per l’utilizzo del Lascito Mariani nella ristrutturazione dell’ex ospedale in Casa della Salute, “perché tale impiego non rispettera la volontà delle donatrici”.

A partire dalla presentazione del Protocollo in Commissione, Castello Cambia ricorda “i rilievi dell’avvocato Emilio Mattei, che seguì la vicenda giudiziaria del Lascito, su una tale destinazione e il suo appello a tutte le forze politiche per rivalutare la decisione;  sottolinea come anche Castello Cambia avesse rivolto lo stesso invito al sindaco di attenersi a quanto stabilito della donatrici, finalizzando il denaro ad alleviare le sofferenze dei bisognosi e non ad interventi immobiliari. A questa interpretazione si è associato anche il difensore civico regionale Marcello Pecorari con il ruolo di Garante dei Diritti del Malato, che ha chiesto alla commissione di riflettere su quale sia il primario interesse del malato e di chi ha bisogno di cure e vive nel dolore e se non fosse scelta migliore quella di finalizzare direttamente questi denari a servizi per alleviare difficoltà e sofferenze dei malati. Già nel 2016 ci eravamo detti d’accordo sull’operazione Casa della Salute ma non con i soldi delle sorelle Mariani perché non sarebbe stato corrispondente alle volontà testamentarie delle donatrici che hanno dato due indicazioni precise: la prima riguarda i soggetti individuati come destinatari, e cioè quelli che soffrono, vivono nel dolore e hanno bisogno di cure, la seconda è l'Ospedale, come luogo preposto per curare coloro che soffrono e vivono nel dolore. Gli interventi dovranno perciò consistere nell'acquisire macchinari, strumenti sanitari e nel potenziare servizi di assistenza e tutto ciò che può prevenire l'ospedalizzazione e favorire  i servizi territoriali alla persona”. “Pertanto ogni altro tipo di proposta, come quella volta all'acquisizione della vecchia struttura ospedaliera – concludono Bucci e Arcaleni - non va nel senso voluto dalla testatrice. Infatti l'acquisizione e la ristrutturazione del vecchio ospedale e gli interventi necessari per rendere agibile la struttura non hanno, in via diretta, la finalità di alleviare le sofferenze di chi soffre”. Su questo contenuto e gli indirizzi per l’utilizzo del Lascito Castello Cambia nel dispositivo dell’ordine del giorno chiede che “vengano assunti e votati dal Consiglio Comunale come volontà politica per la gestione del Legato Mariani da parte dell'Amministrazione e al fine  di una ridiscussione degli indirizzi assunti con il Protocollo d'intesa  con la Regione che prevede l'utilizzo finanziario del medesimo lascito per la ristrutturazione dell'Ex Ospedale”.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/08/2019 16:31:10


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