Sì alla Tav, governo spaccato e M5s in crisi. Salvini: "Qualcosa si è rotto"
Maggioranza divisa sull'Alta Velocità. Il M5S accusa la Lega di inciucio con il Pd
La spaccatura più profonda del governo M5s-Lega va in scena in Senato, con l'Aula che boccia la mozione pro Tav dei 5 Stelle e approva quella a favore della Torino-Lione presentata dal Pd. Secondo Matteo Salvini, "qualcosa si è rotto" negli ultimi mesi. Intanto il partito di Luigi Di Maio rinvia l'assemblea congiunta dei parlamentari e Giuseppe Conte annulla la conferenza stampa. Per Di Maio, il Movimento "non ha tradito". La mozione del M5s è stata bocciata con 181 no e 110 sì, mentre le altre (Pd, FI, FdI ed Emma Bonino), tutte favorevoli al progetto ferroviario, vengono approvate. "Si apre un problema politico", ha commentato il senatore Massimiliano Romeo della Lega. Con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che chiede elezioni anticipate.
Il comizio di Salvini - In serata, a Palazzo Chigi, il premier e Salvini sono stati protagonisti di un vertici "pacato e cordiale" durato circa un'ora. Subito dopo il ministro dell'Interno si è recato a Sabaudia (Latina) per tenere un comizio. "Non mi uscirà mai una parola negativa nei confronti di Di Maio o di Conte, quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto lavorando insieme", ha tenuto a precisare il leader leghista, senza però nascondere la propria "insofferenza" per i "no che non fanno andare avanti il Paese".
"O si fanno le cose o io non scaldo la poltrona" - Alla Lega "non interessa chiedere qualche poltrona o qualche ministero in più. O si possono fare le cose o si torna a far decidere il popolo. Io non sono fatto per le mezze misure: o le cose si fanno per intero, in maniera efficace e veloce, o scaldare la poltrona non fa per me", ha affermato Salvini.
Aria di "divorzio"? - "Non mi interessano rimpastini o rimpastoni, le idee non valgono due poltrone e se le cose non si possono più fare è inutile andare avanti. Come in un matrimonio, se si passa più tempo a insultarsi e a litigare che a fare l'amore, meglio guardarsi in faccia e prendere una decisione da persone adulte", ha proseguito il ministro dell'Interno.
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