Rubrica Lettere alla Redazione
"Quel divieto proprio non convince: ecco il perché!"
Il commento di Gianluca Cirignoni, portavoce del comitato E45 punto 2
“Vorrei fare una riflessione sul divieto scelto (300 quintali al transito) perché non mi pare sia una scelta corretta per tutelare in primis la sicurezza dei cittadini, ma invece una scelta che si ben addice a questa “buffonata” che segna una lotta tra poteri dello Stato a suon di carte ma senza che nessuno abbia messo mano a lavorare per sistemare il Puleto, il Tevere 4 e la vecchia Tiberina 3Bis: infrastrutture importantissime per le nostre valli e bisognose di interventi straordinari. Il divieto apposto da Anas dopo due giorni di caos totale contribuisce ad incrementare il caos e premiare i furbetti legando le mani alla Polstrada: il perché è semplice per contestare la trasgressione la Polstrada dovrà portare in pesa ogni singolo autotreno o autoarticolato o motrice a quattro assi, quindi, immaginate che lavoro per poi elevare una multa da 80 euro. Mentre con il divieto al transito in base alla mcpc riportata nel libretto bastava vedere i trasgressori e controllare il libretto sul posto. Inoltre, che ci troviamo davanti ad una buffonata (finché non ci scappa il morto come nella migliore tradizione italiana) lo testimonia anche il fatto che invece che il Prefetto di Arezzo (competente per il Puleto) il divieto lo hanno fatto mettere ad Anas. La differenza sta tutta nelle sanzioni come dice l’art 6 del codice della strada. Divieto/prefetto = ritiro carta circolazione, ritiro patente e multa da oltre 1000 euro. Divieto/Anas = solo sanzione 80 euro che diventa 57 se pagata subito. Intanto che Procura, Anas e sindaci si divertono, il sistema marcio della E45 ci sta mangiando la strada sotto al naso”.
Gianluca Cirignoni
Comitato E45 punto 2
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