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Caso Regeni, Lega contro M5S, che espone uno striscione sul balcone del consiglio regionale

E' accaduto in Friuli, dove partito e movimento non sono alleati

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L’accesa polemica politica tra Lega e M5S trova un nuovo terreno di scontro. Avviene in Friuli Venezia Giulia, dove il partito e il movimento, a differenza degli equilibri in ambito nazionale, non sono alleati ma rispettivamente maggioranza e oppositori. Stavolta la diatriba è intorno alla figura di Giulio Regeni e in particolare sulla rimozione dello striscione dal palazzo della Regione in piazza Unità d’Italia. Da giovedì fino a ieri la polemica era sollevata e tenuta viva dalla sinistra, che accusava il Governatore Massimiliano Fedriga di aver rimosso lo striscione per indifferenza al caso del ricercatore friulano rapito e torturato fino alla morte in Egitto. Fedriga, dal canto suo, ha rintuzzato le critiche in tutte le sedi, anzi contrattaccando e sostenendo che quella del Pd è una «squallida strumentalizzazione» e che la battaglia per la verità non passa necessariamente per «striscioni e braccialetti». Soprattutto, il caso di Regeni non è l’unico e altre vittime meritano la stessa attenzione e determinazione: «Penso per esempio ai morti friulani nell’attentato a Dacca, penso a Nadia Orlando, ragazza massacrata nella nostra regione per cui chiediamo giustizia, e penso ad una ragazza friulana morta in vacanza in Spagna per un incidente stradale per il quale vogliono archiviare l’inchiesta», ha indicato Fedriga.

Un concetto ribadito anche dal Sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava, la quale per rifarsi alla concretezza, ha ricordato ieri mattina che è stato questo governo a costituire una Commissione specifica in sede parlamentare il cui scopo è proprio appurare la verità sul caso Regeni e le circostanze del suo assassinio. Anche il deputato della Lega Massimiliano Panizzut è intervenuto a dar man forte a Fedriga. Il Governatore è andato anche in Consiglio regionale stamani a spiegare il suo punto di vista, dopo che ieri aveva annunciato la rimozione definitiva dello striscione da tutte le sedi della Regione in Fvg. Ma nemmeno aveva finito di parlare che il M5S ha lanciato una sfida affiggendo alla finestra del terzo piano dello stesso palazzo del Consiglio un grande cartello ben visibile con i tipici colori dello striscione di Amnesty: giallo con la scritta nera, `Verità per Giulio Regeni´. La finestra è quella degli uffici politici del Movimento, che affaccia sulla centrale piazza Oberdan. «È un gesto simbolico, con il quale vogliamo ribadire la vicinanza alla famiglia ed esprimere il sentimento di una comunità che non vuole smettere di credere alla ricerca della verità», hanno spiegato i consiglieri regionali M5S. Da Roma è giunto il plauso di alcuni deputati dello stesso Movimento.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
22/06/2019 06:29:16


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