Esposto contro il traffico selvaggio: la E45 di nuovo sotto la lente della Procura
"Chi infrange il divieto mette a rischio la pubblica incolumità durante il transito"
“Informiamo che nel corso dell’11esimo presidio organizzato dal nostro comitato sotto il ponte della E45 a Sansepolcro abbiamo predisposto, firmato e spedito un esposto alla Procura della Repubblica di Arezzo per chiedere che coloro che hanno infranto e infrangono il divieto di transito sul viadotto del Puleto siano indagati per attentato alla sicurezza dei trasporti, ovvero l’art 432 del codice penale. Ovviamente sarà la procura a valutare ma a nostro avviso chi infrange questo divieto mette a rischio la pubblica incolumità durante il transito, ma anche dopo perché contribuisce a deteriorare ulteriormente una infrastruttura già gravemente ammalorata. Ringraziamo la polizia stradale che svolge un’attività importante per sanzionare i trasgressori e ha già elevato oltre 100 contravvenzioni a soggetti che a nostro avviso dovrebbero finire nel mirino della Procura. Riteniamo che per far finire questa grave situazione e liberare la Polstrada per altri compiti, basterebbe che il divieto fosse disposto dal Prefetto anziché dall’ente gestore. Infatti, attualmente si rischiano solo 50 euro di multa mentre con l’intervento della prefettura nessuno rischierebbe di farsi sospendere per mesi patente e carta di circolazione. Non vogliamo criminalizzare nessuno, ma non è tollerabile una situazione del genere, pertanto auspichiamo che Procura e Prefettura ci ascoltino. Ribadiamo che per noi la soluzione per la E45 può passare solo per il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo che consenta ad un commissario straordinario di agire in deroga alla normativa sugli appalti per sistemare la vecchia strada e riaprirla al traffico leggero e pesante intanto che i viadotti vengono integralmente ristrutturati”.
E45 punto 2
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