Amanda Knox a Milano, accerchiata da fotografi e giornalisti: “Sono una donna libera”
La sua prima visita in Italia da quando è stata scarcerata nel 2011
Il 4 ottobre del 2011, Amanda Knox aveva lasciato l’Italia con il volto disteso, dopo quasi quattro anni passati nel carcere di Perugia. Assolta poche ore prima dall’accusa di avere partecipato all’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. «Sto tornando in Italia come una donna libera» ha annunciato oggi sul suo profilo Twitter. Amanda è arrivata a Linate per poi recarsi a Modena dove sarà la protagonista, sabato, dell’incontro sul tema del processo mediatico nell’ambito del Festival della giustizia penale. Capelli raccolti, zainetto sulle spalle, giacca chiara e maglietta nera, è uscita, scortata dalla polizia, dall’area partenze. Non ha risposto ad alcuna domanda dei cronisti. Con lei il fidanzato, la mamma e gli avvocati. Una scelta quella di tornare in Italia «inopportuna» secondo l’avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher. «Bisogna avere rispetto per la sentenza che ha definitivamente assolto Knox e Raffaele Sollecito - ha detto - ma anche per quei giudici che per due volte li hanno condannati. Il suo non è il classico caso di errore giudiziario». «Amanda Knox ha subito gli effetti di un processo mediatico e racconterà la sua esperienza. Il primo procedimento rilevante, seguito dai media, è stato quello per l’omicidio per piccolo Samuele a Cogne, il secondo il delitto di Perugia» ha però spiegato l’avvocato Guido Sola, presidente della Camera penale «Carl’Alberto Perroux» di Modena che organizza il festival in collaborazione con Italy Innocence Project. «Dialogherà con giuristi ed esperti e racconterà - ha aggiunto - come ha vissuto quel periodo sotto i riflettori. Lei per tutti era l’assassina e quando è stata assolta l’opinione pubblica ha parlato di un errore. Nessuno entrerà nel merito del procedimento, ascolteremo la sua esperienza».
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