È polemica anche sul 2 Giugno. Fico: “Festa di tutti, anche migranti”. Salvini: “Solo agli italiani”
Ricevimento offerto al Quirinale tra partiti, star dello spettacolo e la protesta dei generali
Iniziata ai Fori imperiali la parata per il 73/o anniversario della proclamazione della Repubblica italiana. Davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte, ai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, al ministro della Difesa Elisabetta Trenta, al ministro dell’Interno Matteo Salvini ed altri rappresentati di Governi e istituzioni, sfileranno 3.975 persone in rappresentanza di tutti i corpi dello Stato. 75 bandiere e stendardi, 23 gonfaloni di Regioni, Province e Comuni, 50 Labari delle Associazioni combattentistiche, 14 bande musicali e fanfare, 56 cavalli e 9 unità cinofile. Ad aprire la sfilata 300 sindaci applauditi dai cittadini, numerosi, che stanno assistendo dietro le transenne con il tricolore in mano.
L’inclusione è il tema scelto quest’anno per la parata. Le novità di quest’anno è la partecipazione del personale della Riserva selezionata, del personale civile della Difesa e dei veterani. «Ricorre oggi la data di fondazione della Repubblica: la festa degli italiani. Sono stati, questi, settantatré anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività». È con questo messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato oggi il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, in apertura di giornata.
La polemica tra Fico e Salvini
Nel cuore della mattinata, in seguito a dichiarazioni apparse sui social, è scoppiata la polemica tra il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e il leader della Lega Matteo Salvini. Fico, in un post, ha dichiarato: «La nostra bandiera significa libertà, significa diritti e rispetto di tutte le persone che sono sul territorio italiano, chiunque vi è e chiunque vi transita. La grandezza della Repubblica è essere di tutti e la sua Festa va dedicata a tutti gli italiani, a tutti i migranti che si trovano in Italia, a tutte le comunità, anche quelle minori e più deboli, ai rom e ai sinti anche essi perseguitati e vittime dell’Olocausto. La Repubblica non fa differenze e la sua bandiera sventola per tutti». Schierandosi così a favore delle minoranze e dedicando proprio a loro la festa di oggi. Immediata la replica del ministro dell’Interno che attraverso un tweet rende ben chiara la sua posizione. «Io dedico la Festa della Repubblica all’Italia e agli italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli. Sono al fianco delle nostre forze armate in Italia e nel mondo».
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