Presidio dei dipendenti della Kern di Sansepolcro: dei 32 attuali ne rimarranno soltanto 8
Il gruppo in crisi: tagliate progettazione e produzione nello stabilimento biturgense
Degli oltre 50 dipendenti avuti nel momento migliore e scesi attualmente a 32, residenti in tutti i centri dell’Alta Valle del Tevere tosco-umbra, ne rimarranno appena 8. Via progettazione e produzione: rimarrà solo l’assistenza. È quanto il Gruppo Kern ha deciso per lo stabilimento di Sansepolcro, unica sede operativa in Italia (insediata nel 2007) della multinazionale svizzera. Nella realtà ubicata in via Malpasso, strada della zona industriale Alto Tevere, si progettano e si realizzano macchine per il confezionamento, che riguarda in particolare le carte elettroniche, ma purtroppo i verbi adoperati rischiano di doversi già coniugare al passato. Ritardi atavici nel pagamento degli stipendi (l’ultimo risale a febbraio) e soprattutto grande incertezza per ciò che riguarda il futuro: qualche addetto ha di recente cambiato lavoro e da un mese l’attività è di fatto ferma, dopo la comunicazione della brutta notizia - in aprile - da parte dei legali di Kern. Ieri mattina, sfidando pioggia e vento, le maestranze hanno tenuto il presidio davanti alla fabbrica. “Stupisce il fatto che dieci giorni prima il signor Ulrich Kern, titolare unico del gruppo – ricordano due lavoratori – fosse venuto qui da noi per rassicurarci e per dirci che vi erano commesse importanti (si parla di CartaSì e di Postel n.d.a.), al punto tale da affermare che chi aveva deciso nel frattempo di uscire da questa azienda si sarebbe dovuto pentire di averlo fatto. Poi, ecco la sorpresina degli avvocati”. Con i dipendenti c’era Alessandro Tracchi, segretario provinciale aretino di Fiom Cgil, che ha ribadito: “Il gruppo è attanagliato da una crisi economico-finanziaria, che come al solito si sta ripercuotendo sugli occupati, i quali hanno un’età media lavorativa abbastanza elevata e sono dotati di una forte professionalità, trattandosi di una produzione importante. Vi sono oltretutto allo studio progetti di innovazione per prodotti che possono incontrare consensi sul mercato e non vi è alcun motivo per porre fine a questa esperienza, mandando una trentina di persone in mezzo alla strada”. Al presidio è arrivato anche il sindaco biturgense, Mauro Cornioli, che si è già mosso: “Ho parlato con gli amministratori di Kern, che – ha detto - rappresenta una delle punte di eccellenza della meccatronica sul territorio. Ora è entrata in una crisi non dipendente dalla struttura italiana, ma da una visione d’insieme. Assieme ai sindacati, abbiamo chiesto un incontro alla proprietà e ai loro delegati per capire cosa vogliono fare: non si possono usare i lavoratori, né scaricare l’unità produttiva di Sansepolcro”.
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