“Castrazione chimica? No, castrazione totale”
Nel primo dei due giorni la Lega ha raccolto 50 mila firme
Quasi il 60% degli italiani sono favorevoli alla castrazione chimica nei confronti di pedofili e stupratori. Il Parlamento non può ignorarlo, avverte Matteo Salvini riferendosi a un sondaggio Swg e alla campagna di raccolta di firme per sostenere la proposta di legge del partito. Per tutto il fine settimana i tavoli della Lega sono in piazza soprattutto nelle periferie di tutt’Italia dove il consenso verso le parole di Matteo Salvini è altissimo. Nella prima giornata di sottoscrizione sono state oltre 50 mila le firme raccolte. Lo rendono noto gli organizzatori. La raccolta prosegue anche domenica.
Qualche problema a Roma dove il forte temporale del mattino ha costretto a rinviare o a spostare al chiuso una parte dei tavoli. Ma il popolo di Salvini è pronto. A Tor Bella Monaca l’appuntamento è tra un supermercato dai prezzi superscontati e un mercato di oggetti e vestiti di provenienza mista: qualcosa è legale, la gran parte no.
Manca il tavolo delle firme. Piove troppo. C’è però il popolo della Lega che si scatena quando sente parlare di castrazione lasciando capire che in alcuni quartieri sull’argomento il 60% è una percentuale largamente sottostimata. «No la castrazione chimica, la castrazione totale ci vuole!», secondo Alessandro, pensionato. In realtà lui dice circoncisione, evidentemente non ha ben chiara la differenza tra i due concetti e finisce per sovrapporli per questioni di taglio.
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