Bocconi avvelenati, nuovi casi ad Anghiari: un ritrovamento a San Leo
E' stata una passante a notare il boccone, impedente al proprio cane di prenderlo
Bocconi avvelenati ad Anghiari: il caso si ripete, ma in una zona diversa rispetto agli ultimi episodi. C’è subito l’aspetto positivo: non si registrano, al momento, decessi di animali e solo grazie al tempestivo intervento della padrona è stato evitato il peggio. Siamo nella frazione di San Leo, precisamente lungo via Chiarabelle: sostanzialmente nell’area industriale che si affaccia in direzione dell’Umbria; poco distante da Turicchi dove, in passato, si sono verificati numerosi episodi. Ieri mattina, approfittando anche della bella giornata di sole, una ragazza è andata a fare una passeggiata con il proprio cane Zoe quando si è imbattuta nel boccone: una salsiccia per la precisione che presentava una consistenza strana, tanto da essere piena di fori nella parte esterna. Caratteristiche che si rispecchiano in pieno nei casi avuti in passato, con tanto d’intervento e pure ritrovamento di altre polpette da parte del nucleo cinofilo dei carabinieri forestali. Anghiari, almeno per quello che riguarda l’ultimo periodo, è stato letteralmente bersagliato da atti di questo tipo tanto da spingere i carabinieri forestali della stazione di Sansepolcro a dare il via a una vera e propria attività d’indagine. Tutto quello che viene ritrovato è repertato e inviato al laboratorio analisi per capire di quale tipologia di veleno si possa trattare. Nella maggior parte dei casi siamo di fronte a pesticidi di vario genere, nocivi sia per l’uomo che per l’animale. L’ultimo caso, solo in ordine di tempo, riporta ancora alta l’attenzione su questi fenomeni legati solitamente a determinati periodi dell’anno.
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