E45: camminata di protesta il 27 aprile lungo il tratto inagibile della ex 3 bis
L'iniziativa del comitato "Sp 137, l'alternativa che non c'è"
Una camminata di protesta lungo la ex 3 bis, nel tratto interdetto ai veicoli da oltre venti anni che interessa la zona di confine fra Toscana ed Emilia Romagna e che collega Valsavignone con Canili di Verghereto. Appuntamento per la mattinata di sabato 27 aprile. Nella vicenda della E45 e della chiusura al traffico pesante, che tiene oramai banco da tre mesi esatti, si è inserita anche la vecchia statale Tiberina, abbandonata in quei cinque chilometri da quando la Orte-Ravenna è stata completata e divenuta con il tempo inagibile a causa del lento e progressivo stato di abbandono al quale è andata incontro, con una frana importante che ha “divorato” metà carreggiata in un punto, alcuni massi staccatisi dalla roccia e la vegetazione che l’ha ricoperta. A promuovere l’iniziativa è il comitato “Sp 137, l’alternativa che non c’è” (laddove per Sp 137 si intende la ex 3 bis, così catalogata dalla Provincia di Forlì Cesena e sempre in esercizio sul versante romagnolo), con sede a Ville di Montecoronaro, la frazione di Verghereto che si incontra sulla viabilità normale uscendo a Canili. Il ritrovo è fissato per le 10 del giorno 27 all’area di servizio di Canili, poi alle 11 i partecipanti si dirigeranno a piedi lungo la strada disastrata e arriveranno a Valsavignone, la località “capolinea” del Comune di Pieve Santo Stefano dalla quale la circolazione riparte in direzione sud. “Il tempo è scaduto – si legge nella locandina – e a distanza di tre mesi il viadotto Puleto non è stato messo in sicurezza; il traffico pesante rimane paralizzato e la 3 bis è ancora abbandonata”. Fra i promotori della camminata c’è Luciano Guerra (nella foto), che a Ville di Montecoronaro non solo risiede, ma ha anche un panificio i cui prodotti vengono giornalmente distribuiti, da 32 anni a questa parte, in Valtiberina Toscana e sul versante umbro del comprensorio. È lui che spiega la finalità di fondo: “Dobbiamo puntare dritti sul ripristino della statale. È questa la nostra salvezza, perché mi pare che sulla E45 si stia tergiversando un po’ troppo. A parte le promesse fatte dal ministro Danilo Toninelli sul famoso mese di attesa (ora ne sono passati due dalla sua visita e non è cambiato niente), ma noto che sulla E45 non vi sia quella celerità che si rende necessaria: i lavori vanno avanti con lentezza e anche quando si debbono effettuare le perizie si mette puntualmente a piovere. Cerchiamo intanto, quindi, di accelerare sull’alternativa”. Cosa che peraltro è avvenuta negli ultimi giorni, con la nuova presa in carico da parte di Anas.
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