Banca Etruria, 116 milioni di euro come richiesta totale del liquidatore
L'elenco di tutti coloro che debbono pagare
Qualcosa come 116 milioni di euro come richiesta di danni, alla base del maxisequestro di case, ville, palazzi, appartamenti al mare e in montagna e terreni disposti dal tribunale nei confronti di 16 imputati e appena confermato dal Riesame. Il liquidatore di Banca Etruria, Giuseppe Santoni, ha presentato il conto. Oggi c’è il ricorso presentato da due accusati, arrivato in ritardo per l’udienza di venerdì scorso: si tratta dei due sindaci revisori, Carlo Polcri e Franco Cerini, ai quali sono stati chiesti rispettivamente 5 e 6,2 milioni di euro. Polci contesta l’incongruenza della somma. Come già il quotidiano La Nazione aveva scritto, le richieste di risarcimento ai danni di ex amministratori di Banca Etruria sono le seguenti: 21 milioni e 359mila euro ad Alberto Rigotti, 14 milioni e mezzo a Paolo Burzi, 11 milioni e 900mila a Federico Baiocchi Silvestri, 8,8 milioni a Enrico Fazzini, 8,1 milioni a Franco Arrigucci, 7,850 a Giovanni Inghirami, 6,950 a Giorgio Guerrini. A quota 5,4 milioni l’ultimo presidente Lorenzo Rosi, seguito a 5 da Alberto Bonaiti, anche lui ex Cda,e a 4,6 ancora da un revisore, Mario Badiali. Chiudono la lista Giovan Battista Cirianni con 3 milioni e 450 mila, l’ex manager di Sacci Augusto Federici, con 2,950 e gli ex consiglieri Giampaolo Crenca con 2,850 e Carlo Platania con un milioni e 200 mila. L’ultimo a dire il vero sarebbe Maurizio Bartolomei Corsi, con 600 mila euro, ma per lui il tribunale ha detto no al sequestro.
Commenta per primo.