E45, la manifestazione di San Piero in Bagno: blocchiamo A14 e A1
Sindaci, sindacati e associazioni di categoria determinati nell'alzare i toni della protesta
Una nuova marcia su Roma all’orizzonte, ma stavolta con duecento tir che protesteranno per l’attuale situazione della E45. Ma anche il blocco di A14 e A1, Questa la volontà uscita fuori in Alto Savio. Erano in duecento anche ieri mattina a San Piero in Bagno, in piazza Martiri del 25 luglio 1944 (quella in cui si trova il palazzo comunale) per la manifestazione promossa sul versante emiliano-romagnolo, con il sindaco di casa, Marco Baccini, nel ruolo di coordinatore della situazione. Assieme alle delegazioni delle associazioni di categoria (Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti) e ai rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’autotrasporto – tutti intenzionati a dare battaglia - c’erano anche i primi cittadini dei territorio, compresi i tre dei Comuni che si trovano a sud del viadotto Puleto”: Albano Bragagni di Pieve Santo Stefano e Mauro Cornioli di Sansepolcro per la parte toscana e Paolo Fratini di San Giustino per quella umbra. Fra i più determinati, il sindaco Paolo Lucchi di Cesena, che non ha escluso nemmeno un blocco lungo la A14, da riproporre poi anche nell’Aretino e sul versante di Perugia. Lucchi ha criticato senza mezzi termini l’atteggiamento del governo centrale per l’assenza di proposte e di dialogo: solo le promesse – peraltro non mantenute - di una riapertura della E45 entro un mese (eravamo a metà febbraio quando è venuto il ministro Danilo Toninelli), ma per il resto nulla. La chiara sensazione prevalsa è insomma quella di un progressivo calo di attenzione in atto sulla vicenda di una importante arteria stradale chiusa da quasi tre mesi al traffico pesante e Lucchi ha invitato a non mollare sul riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, negato sia nel “decretone” che nel successivo decreto “crescita”. Intanto, è probabile a stretto giro di giorni un ritorno al Puleto del professor Claudio Modena, il perito incaricato dal gip Piergiorgio Ponticelli, per ulteriori indagini di campionamento e carotaggio. “A quel punto – hanno dichiarato i sindaci Cornioli e Bragagni – sotto immediatamente con i lavori, indipendentemente dalle responsabilità che emergeranno da parte di Anas o della Procura. Vogliamo che il prossimo mese di maggio anche gli autotreni e i pullman tornino a circolare sulla E45. Tre pertanto sono gli obiettivi sui quali puntiamo anche noi: il primo è quello di realizzare nel più breve tempo possibile i lavori che si renderanno necessari; il secondo è quello di insistere per ottenere gli ammortizzatori sociali a beneficio di imprese e lavoratori penalizzati dal provvedimento del 16 gennaio scorso e il terzo è quello relativo alla vecchia statale 3 bis, dove l’iter burocratico per il ritorno fra le competenze di Anas è oramai in dirittura di arrivo, per cui presto dovranno mettervi mano”.
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