Scandalo sanità in Umbria: dimissioni di Barberini e commissariamento del Pd
Sanità ad Antonio Bartolini, le altre deleghe spartite fra Fabio Paparelli e Fernanda Cecchini
Lo scandalo della sanità in Umbria ha provocato le reazioni a catena, a cominciare dal commissariamento del Pd per opera del segretario nazionale Nicola Zingaretti. Poi c’è la lettera di dimissioni dell’assessore regionale alla sanità Luca Barberini, indirizzata alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e ha decorrenza immediata. «Con la presente – scrive – rassegno con effetto immediato le dimissioni dalla carica di assessore regionale. Tale scelta si rende necessaria onde permettermi di chiarire la mia completa estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Ringrazio Lei e i colleghi della Giunta regionale per l’esperienza amministrativa e istituzionale vissuta». La presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Catiuscia Marini, nel prendere atto delle dimissioni, ha firmato ieri mattina il decreto con il quale, fino a nuove determinazioni, attribuisce le competenze nelle materie esercitate dal dimissionario assessore al vicepresidente Fabio Paparelli e agli assessori Antonio Bartolini e Fernanda Cecchini. A Paparelli vanno le deleghe di Politiche e programmi sociali (welfare), Politiche familiari, per l’infanzia e per i giovani; Politiche immigrazione; Cooperazione, associazionismo e volontariato sociale. All’assessore regionale Antonio Bartolini vengono assegnate le competenze nelle materie di: Tutela e promozione della salute; Programmazione e organizzazione sanitaria, ivi compresa la gestione del patrimonio immobiliare sanitario; Sicurezza sui luoghi di lavoro; Sicurezza alimentare. All’assessore regionale Fernanda Cecchini i Rapporti con l’Assemblea legislativa regionale.
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