Elezioni Amministrative in Valtiberina: il comportamento anomalo di alcuni partiti

La campagna elettorale in Alta Valle del Tevere, quando manca esattamente un mese e mezzo alla consultazione, sta entrando nella sua fase più calda e si sta delineando la rosa dei candidati sindaci nei vari Comuni. L’unica anomalia è data semmai dal comportamento di alcuni partiti, che sembrano voler tenere i piedi in due staffe. La Lega ha dichiarato in più di una occasione che non appoggerà in maniera diretta o indiretta esponenti riconducibili al Partito Democratico. Ma è proprio così? Diciamo che per la parte umbra questo può essere vero, ma che per quella toscana è ancora tutto da capire. Sullo stesso piano anche Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia è molto determinata nell’appoggiare solo candidati di destra e Pd e Psi sembrano in alcuni casi voler optare per una scelta di convenienza. Per dirla in parole povere, a livello locale ci pare che i suoi esponenti siano più interessati alle poltrone che a portare avanti i messaggi contenuti nel dna dei rispettivi partiti. Il Movimento 5 Stelle, questa volta, sembra essere assente da tutti i comuni (???).

Facciamo ora il punto della situazione, Comune per Comune, ma in base al comprensorio di appartenenza e all’ordine decrescente di popolazione. In Valtiberina Toscana, il Comune più popoloso fra i quattro che andranno al voto è quello di Pieve Santo Stefano, dove il candidato di area centrodestra è Claudio Marcelli, vice di Albano Bragagni da più legislature, così come in area centrosinistra c’è Giacomo Benedetti; fra i due, si è inserito come terzo incomodo Guido Galletti, a capo di una lista civica e alla ricerca di persone da inserirvi, anche se lui stesso ha dichiarato di averle trovate. A Monterchi, invece, stavolta si profila una sfida a due fra il sindaco uscente Alfredo Romanelli (area centrodestra) e Lorenzo Minozzi (area centrosinistra), mentre rimane in alto mare la situazione di Sestino, con Marco Renzi che non ha ancora sciolto le riserve relative alla sua ricandidatura e il centrodestra che, al momento, non ha ancora un candidato. A Badia Tedalda, l’attuale primo cittadino Alberto Santucci (versante centrosinistra) ha già dichiarato di ripresentarsi e dall’altra parte c’è come avversario Stelio Canterini, simpatizzante di centrodestra anche se non è dato sapere se avrà l’appoggio dei suoi partiti. Passiamo all’Altotevere Umbro, con San Giustino che – non essendoci consultazioni a Città di Castello e a Umbertide – diventa il Comune principale. Paolo Fratini tenta il bis con l’appoggio del centrosinistra e il centrodestra ha optato per Lucia Vitali. A Citerna, la situazione è abbastanza complessa e si profila una sfida a tre fra avvocati e laureati in Giurisprudenza. Come da tempo era nell’aria, il centrosinistra ha indicato Benedetta Barberi Nucci, attuale vice del sindaco Giuliana Falaschi, ma si parla con sempre maggiore insistenza anche di una collega che sta per scendere in campo e che avrà per avversaria: Eleonora Della Rina, figlia di Giuseppe Mauro, capo dell’opposizione e candidato che nel 2014 la Falaschi aveva battuto per appena 38 voti. Relativamente al centrodestra, la figura scelta è quella del 31enne Enea Paladino. A Pietralunga, Mirko Ceci del centrosinistra sembra intenzionato a candidarsi per il terzo mandato (ma nulla si sa sullo sfidante), mentre è certa l’intenzione di puntare al bis per l’altro Mirco, seppure con la lettera “c”: stiamo parlando di Rinaldi, che ancora deve conoscere i suoi avversari a Montone. Infine Lisciano Niccone, il Comune in assoluto meno popolato: pressochè scontata la ricandidatura del sindaco uscente Gianluca Moscioni e ci fermiamo qui.