Camera, via libera al taglio delle pensioni d’oro
«Il taglio riguarderà in maniera progressiva tutti i trattamenti pensionistici più alti»
L’Ufficio di presidenza della Camera ha approvato il taglio delle cosiddette “pensioni d’oro” dei dipendenti di Montecitorio, recependo una norma della legge di bilancio. Dal taglio è previsto un risparmio di 20 milioni di l’euro l’anno. «Abbiamo recepito - spiega Fico - una norma della legge di bilancio, quella sulle pensioni d’oro, che si applica anche agli organi costituzionali. Siamo riusciti a fare un taglio delle pensioni per i dipendenti ed ex dipendenti delle pensioni superiori a 100mila euro». Il taglio, sostiene, sarà «del 15% per chi percepisce pensioni tra 100 e 130mila euro all’anno, del 25% per le pensioni da 130 a 200mila euro, del 30% per le pensioni fra i 200 e i 350mila euro, del 35% per le pensioni tra 350 e 500mila euro e del 40% per pensioni superiori a mezzo milione di euro. Il taglio sarà applicato per cinque anni e determinerà un risparmio di 20 milioni all’anno, che sommati ai vitalizi danno un risparmio di 60 milioni all’anno attuato alla Camera». «Sono molto contento: sono notizie importanti - sottolinea - che rinsaldano il rapporto tra Istituzioni e cittadini: ferite aperte che stiamo provando a rimarginare. Cercheremo di andare avanti. È un risparmio incredibile e ringrazio l’ufficio di presidenza».
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