Ilaria Cucchi: “Ora dai giudici niente sconti. Perdono? Non è ancora il momento giusto”
«Ci hanno preso in giro tutti, ma non cerchiamo vendetta»
Il giorno dopo la confessione in aula del carabiniere Francesco Tedesco, Ilaria Cucchi intravede una nuova luce. E dopo l’annuncio del premier Conte sul ministero della Difesa che si costituirà parte civile, la sorella di Stefano rilancia la sua lotta per la verità. L’obiettivo resta sempre lo stesso: fare giustizia. «Mi auguro che ci sia la volontà da parte dei giudici di non fare sconti a nessuno - ha detto Ilaria a Rtl 102.5 - perché qua siamo stati presi in giro tutti: non soltanto io o il mio avvocato ma tutti. Adesso basta». «Questa gente - ha aggiunto - deve capire che non si scherza più, così come lo devono capire i vari medici legali e periti che si sono sfilati dicendo che mio fratello sarebbe morto di suo, che il catetere glielo avevano messo per comodità e si sono permessi di farlo perché Stefano Cucchi, così come la famiglia Cucchi non era nessuno. Ricordiamoci che di ultimi, così come era Stefano, ce ne sono tanti e non può funzionare così la giustizia. Sottolineiamo - ha aggiunto Ilaria - che si parla sempre di giustizia e mai di vendetta. Mai». Ieri in aula il carabiniere Francesco Tedesco, imputato insieme a due colleghi nel processo bis, ha chiesto perdono. «Per quanto riguarda il perdono cosa dire? Non è qualcosa a cui ho pensato ancora perché le assicuro che sentire in aula la descrizione del pestaggio ai danni di mio fratello - si è parlato spesso della sua magrezza, provi a immaginare un ragazzo così esile che viene così violentemente pestato - io dovrò intanto prima o poi capire il perché di tutto ciò, questo accanimento, e poi eventualmente si passerà alla fase del perdono. Ma sinceramente non ora».
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