Alleanze con i negazionisti, Salvini a Di Maio: i ministri pagati per lavorare e non per polemizzare
La replica dell’altro vicepremier: con la Lega problemi ideologici
«Io lavoro, io rispondo col lavoro, con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani, venusiani... i ministri sono pagati per lavorare». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti in Prefettura a Genova che gli chiedevano un commento alle preoccupazioni espresse dal ministro Di Maio sulle alleanze europee della Lega con chi nega l’Olocausto.
La replica di Di Maio: con la Lega problemi ideologici
«Questo governo quando lavora sui fatti lavora in maniera compatta e concreta, e io lavoro benissimo con la Lega e con Matteo Salvini. Abbiamo dei problemi quando si comincia a parlare di temi ideologici che non riguardano i fatti e che a volte sono di ultradestra». Così il vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio arrivando a Ivrea per Sum, l’evento in memoria di Gianroberto Casaleggio, commentando le possibili alleanze del Carroccio in vista delle europee. «Quando sento dire che per parlare di crescita demografica dobbiamo chiudere la donna in casa, allora questo non solo mi crea dei problemi ma mi dà il dovere di prendere le distanze», ha spiegato.
Ribadendo che «lo stesso vale per l’Europa. Avrete un governo compatto che lavorerà sui fatti ma nella campagna per le europee quando dico che è preoccupante che ci sia una forza politica come la Lega che si va ad alleare con una forza politica che lascia il parlamento quando si commemora l’olocausto e la Shoah, credo di stare dicendo una cosa giusta che non riguarda solo me ma i nostri figli», ha aggiunto facendo riferimento all’AfD tedesca. «La memoria - ha concluso - è fondamentale per ricordarci delle tragedie storiche. E ci aiuta a insegnare ai nostri figli cosa essere o non essere».
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