Autogol di Di Maio: “Gli alleati europei di Salvini negano la Shoah”
Ma a Bruxelles fanno ancora parte del gruppo dei Cinque stelle
Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, si dice «preoccupato per questa deriva di ultradestra a livello europeo». La stoccata è diretta a Matteo Salvini e ai suoi alleati, tra i quali, secondo Di Maio, c’è chi ha negato la Shoah, ma finisce per essere un autogol involontario. Il leader grillino fa infatti riferimento a quei «gruppi parlamentari che sono usciti dal Parlamento europeo quando si commemorava la strage dell’Olocausto e quello che è stato fatto nei campi di concentramento». Eppure, il vicepresidente del gruppo europeo di cui fanno attualmente parte i Cinque stelle, è proprio un rappresentante di quel partito che avrebbe «negato l’Olocausto». L’alleato di Salvini accusato da Di Maio è Alternative fur Deutschland, gruppo di estrema destra tedesco che nello scorso gennaio si è reso protagonista dell’abbandono dell’aula del parlamento della Baviera mentre si osservava un minuto di silenzio per le vittime della Shoah. Il fatto, quindi, non è accaduto all’Europarlamento, come sostiene il leader del Movimento, ma questo è un dettaglio secondario.
I tedeschi di Afd siedono in effetti all’Europarlamento. Sono stati eletti in sette, alle Europee del 2014, e al momento di decidere la famiglia europea di cui far parte, i sette si sono divisi. In due sono finiti tra i Conservatori, altri al Misto, uno nel vecchio gruppo di Salvini e Le Pen. L’ultimo membro di Afd, Jörg Meuthen, è diventato vicepresidente del gruppo “Europa della libertà e della democrazia diretta”: quello del Movimento 5 stelle. Alle prossime elezioni europee Afd dovrebbe entrare in blocco nella nuova famiglia fondata da Salvini e Le Pen, abbandonando i Cinque stelle e i Conservatori. «È mio dovere, come forza politica e come capo politico del Movimento 5 Stelle dire che quelle cose non mi appartengono – ribadisce Di Maio -. Infatti, noi creeremo un gruppo unico e indipendente nel Parlamento europeo con altri movimenti civici come il nostro e non staremo con queste ultradestre, che quando si tratta di scontri ideologici mi preoccupano non poco». Per adesso, però, il partito negazionista Di Maio ce l’ha ancora in casa.
Commenta per primo.