Anche la Valtiberina Toscana potrà usufruire dell'acqua di Montedoglio

“Vi sono le giuste condizioni per partire a fine estate con i lavori e, una volta ripristinato il pieno regime, si aprirà una nuova fase programmatoria, con anche la Valtiberina Toscana che potrà usufruire dell’acqua dell’invaso”. La riunione in Regione a Firenze sulla diga di Montedoglio sembra aver portato un bello spiraglio di sereno. Lo si evince dalle dichiarazioni di Domenico Caprini, presidente di Ente Acque Umbre Toscane: “Nella giornata di lunedì scorso, è stato pubblicato un avviso di interesse – precisa Caprini – per cui le ditte intenzionate a partecipare alla gara per la ricostruzione del muro di sfioro hanno trenta giorni di tempo per comunicare la propria volontà. Un’apposita commissione valuterà l’esistenza o meno dei giusti requisiti, soprattutto di quelli di alta professionalità, trattandosi di lavori speciali. Superato questo mese, alle imprese ritenute idonee verrà inviato il bando e scatteranno altri trenta giorni di tempo per presentare le offerte; verrà premiata quella economicamente migliore, con assieme l’impegno alla realizzazione del muro nel più breve tempo possibile. Dal momento in cui individueremo l’azienda vincitrice, dovranno trascorrere i 45 giorni per gli eventuali ricorsi delle escluse: se non vi saranno, nella seconda metà di luglio l’iter sarà concluso e quindi a inizio settembre si potrà partire, con durata complessiva fissata in dodici mesi, però in realtà per l’opera muraria ne basteranno al massimo sei”. Quali sono gli altri interventi compresi nel pacchetto da 6 milioni e 520mila euro? “L’abbassamento della scarpata dalla parte verso il monte, relativamente al muro del canalone a forma di “U”, al fine di alleggerire il peso sul muro stesso e di renderlo stabile. Verrà poi rifatta metà soletta e sarà installato un sistema di palificazione, nel rispetto delle nuove norme in materia antisismica. In sostanza, avremo una struttura moderna con caratteristiche elevate dal punto di vista qualitativo. Il livello dell’acqua sarà abbassato di un metro per diminuire il carico di peso e la capacità a massimo carico della diga arriverà a 140 milioni di metri cubi di acqua, con una maggiore capacità di laminazione delle piene”. Con la situazione riportata alla normalità, cambierà qualcosa anche per l’utenza della Valtiberina Toscana? “Certamente! La nuova situazione ci permetterà di programmare l’estensione degli attuali impianti e di provvedere alla copertura anche della parte restante del comprensorio, nella fascia di territorio compresa fra il lungo rettilineo della provinciale Libbia da Sansepolcro ad Anghiari e il confine con l’Umbria. Inoltre – ma questo compito spetterà alla Regione Toscana e abbiamo notato la disponibilità del presidente Enrico Rossi – si potrà pensare anche a un utilizzo plurimo di Montedoglio per attività sportive e turistiche, cercando di contenere le escursioni di volume fino a un limite minimo sotto il quale non si potrà scendere”.